SANIFICAZIONE DELL’ARIA E DEGLI AMBIENTI INTERNI
CON SISTEMI EFFICACI CONTRO VIRUS E BATTERI.
--- parte 2, sanificazione d’urto! ---
Dopo aver parlato di sanificazione continua degli ambienti h24, parliamo ora di soluzioni d’urto da utilizzare per bonificare ambienti contaminati. Potrebbe capitare di dover sanificare un ambiente perché viene richiesto dall’ASL, magari perché una persona poi risultata positiva al Corona Virus ha soggiornato presso il nostro Hotel o è stato a cena al nostro ristorante.
L’acquisto di questi sistemi è consigliato solo ai professionisti in quanto è bene che vengano utilizzati solo da personale opportunamente formato, un uso improprio potrebbe portare danni per la salute delle persone e delle cose. I 2 sistemi di sanificazione d’urto che andremo a vedere offrono vantaggi e svantaggi che vanno ben considerati prima di essere utilizzati e soprattutto, nessuno di questi sistemi può essere utilizzato in presenza di persone all’interno dei locali.
In questo articolo ci concentreremo sulle due soluzioni più diffuse,
atomizzatori di Perossido di Idrogeno e generatori di Ozono.
Oltre a queste tecnologie si stanno affacciando in questo mercato altre due soluzioni interessanti che approfondirò prossimamente:
Nebbiogeni, utilizzati fino ad ora come deterrenti abbinati ai sistemi antifurto.
Fotocatilizzatori, già molto apprezzati in ambito di sanificazione continua h24.
Atomizzatori:
Gli atomizzatori utilizzano un liquido chimico a base di Perossido di Idrogeno 0,5% (H2O2, conosciuto anche come acqua ossigenata) che viene atomizzato (nebulizzato) nell’aria e lasciato depositare in tutte le superfici dell’ambiente da trattare. Da molti anni sono in commercio macchine che atomizzano prodotti chimici nell’aria. Atomizzare e nebulizzare sono due sinonimi ma commercialmente viene utilizzato il termine atomizzare per indicare le macchine in grado di emettere gocce molto più fini rispetto a quanto è possibile ottenere con un nebulizzatore. Le gocce atomizzate sono quindi in grado di rimanere in sospensione nell’aria per maggior tempo riuscendo a raggiungere qualunque superficie all’interno della stanza, penetrano meglio nei tessuti da trattare, evitano l’effetto bagnato.
Gli atomizzatori vengono normalmente programmati e lasciati agire all’interno dell’ambiente da sanificare in totale assenza di persone per almeno 10/15 minuti. Dopo un tempo di attesa di 30 minuti, necessario a far depositare tutte le goccioline nelle superfici da trattare, è possibile entrare nella stanza per arieggiare abbondantemente il locale. Prima di far accedere le persone ai locali trattati, è consigliabile monitorare la concentrazione residua di H2O2 in mg/m3.
Generatori di Ozono:
L’Ozono (O3) è un gas instabile e incolore normalmente presente nell’aria che respiriamo in concentrazioni molto basse in quanto le sostanze organiche presenti nell’atmosfera contribuiscono alla sua scomposizione, solo ad una quota compresa tra i 25 e 55 Km si forma spontaneamente per effetto dei raggi ultravioletti sull'ossigeno della stratosfera.
L’ Ozono è approvato da molti Ministeri della Salute (in Italia l’approvazione risale al 31 Luglio 1996 prot. 24482) per il trattamento dell’aria e dell’acqua ai fini della sanificazione per il suo elevato potere ossidante. L’Ozono ha una vita molto breve e per questo deve essere creato localmente, può essere utilizzato per sanificare l’aria, l’acqua e anche le superfici. La presenza di Ozono in ambiente può essere percepita dal nostro sistema olfattivo a partire da una concentrazione di 0,2 ppm ma il limite per l’esposizione continua è indicato in 0,1 ppm.
I generatori di Ozono vengono programmati e lasciati agire per un tempo variabile a seconda della volumetria della stanza, del risultato che si vuole raggiungere (deodorizzazione, sanificazione, eliminazione muffe, ecc). Un trattamento all’Ozono può durare generalmente dai 30 ai 60 minuti, la quantità di Ozono rilasciata in ambiente si dimezza naturalmente in circa 20 minuti. Prima di poter rientrare in stanza è necessario riportare i valori di Ozono sotto i limiti di legge attendendo il tempo necessario (da calcolare secondo il livello di saturazione raggiunto) oppure utilizzando delle macchine che riconvertono l’Ozono in Ossigeno. Prima di far accedere le persone ai locali trattati, è consigliabile monitorare la concentrazione residua di O3 in ppm.
|
ATOMIZZATORI |
OZONIZZATORI |
Principale componente sanificante |
Perossido di Idrogeno |
Ozono |
Tempo minimo di contatto per sanificazione |
15 minuti |
20 Minuti |
Biodegradabilità |
Alta |
Alta |
Efficacia dimostrabile contro i virus SARS da test di laboratorio |
Si |
Si |
Corrosività |
Alta Al-Fe-Zn |
Marginale |
Uso di sostanze chimiche |
SI |
NO |
Pericolosità |
vie respiratorie, mucose oculari, cute |
vie respiratorie, mucose oculari |
Necessità di risciacquo delle superfici |
NO |
NO |
Materiali che potrebbero danneggiarsi con esposizione prolungata e/o ripetuta. |
Tessuti, Carta, Neoprene, Bronzo, Ottone, Acciaio |
Plastica, Nylon, Ottone |
Tempo di decomposizione |
Alta |
Alta |
Quando si decompone il risultante principale è |
Acqua e Ossigeno |
Ossigeno |
Odore |
Acre |
Acre |