Rumore di gorgoglio nei radiatori?
Gli impianti a radiatori possono a volte diventare fonte di rumore e, se questo problema si manifesta nelle camere da letto, può essere molto fastidioso. I principali tipi di rumore possono riassumersi in 2 tipolgogie:
1- Gorgoliamento continuo ad impianto acceso.
2- Ticchettio intermittente e variabile. Leggi anche : Rumore di tichettio dai radiatori.
In questo articolo parlerò solo del “gorgoglio” perché i due problemi non sono legati tra loro e quindi dedicherò l’opportuno spazio ad entrambi. Il problema del rumore è da ricondursi a presenza di aria nell’impianto e solitamente è facile accorgersene perché il rumore si sente provenire direttamente dal radiatore che nella parte superiore rimane freddo, questo caso si può risolvere senza doversi rivolgere all’idraulico e bisogna procedere come segue:
Spegnere la pompa di riscaldamento abbassando il termostato della zona interessata, attendere 3-5 minuti e sfiatare il radiatore tramite l’apposita valvolina fino a che esce acqua (tanto vale fare un giro anche su quelli che on sembrano fare rumore), andare in caldaia e controllare la pressione dell’impianto guardando il manometro ed eventualmente caricare un po’ di acqua nell’impianto, a questo punto si può far ripartire l’impianto.
Tutte le caldaie murali hanno un piccolo rubinetto posto nella parte inferiore che serve a caricare l’acqua nel circuito di riscaldamento, in casi di impianti più complessi o dove non ci sia una caldaia murale, può essere stata installata una valvola esterna che normalmente è vicino al manometro. Raramente ci sono impianti sprovvisti di rubinetto di carico ma, se dovesse essere il vostro caso, l’unica possibilità di caricare il circuito di riscaldamento è quello di dotarvi di una gomma da giardino e riempire attraverso un rubinetto di scarico impianto posto nella parte bassa, e solitamente scomoda, della caldaia.
Il manometro che indica la pressione ha una forma circolare con i numeri che solitamente vanno da 0 a 6 ( ATM oppure BAR).
La pressione va regolata a seconda di quanti piani ci sono sopra la caldaia e comunque non deve essere inferiore a 1,0 e neppure superiore a 3,0 . Pressioni basse possono provocare il blocco della caldaia e pressioni maggiori possono far aprire le valvole di sicurezza che normalmente sono tarate a 3,5 bar, giunte a questa pressione si dovrebbero aprire per salvaguardare l’integrità dell’impianto. Nel caso abbiate dubbi chiedete al vostro idraulico perché il vaso d’espansione del Vostro impianto dovrebbe essere stato tarato da lui in fase di collaudo per funzionare correttamente alla pressione d’esercizio che lui ha ritenuto più idonea. In alternativa contate i piani al di sopra di quello in cui c’è la caldaia e moltiplicateli per 0,3 e poi aggiungete 1,0. Quindi casa a 3 piani con caldaia al piano terra: (2x0,3) + 1,0 = 1,6 bar. Esagerare con la pressione non serve a niente e, se riempite l’impianto quando tutti i radiatori sono ancora freddi, dovete considerare che quando l’acqua sarà calda la pressione aumenterà perché i liquidi aumentano di volume all’aumentare della temperatura.
Perché si forma aria nell’impianto di riscaldamento?
Negli impianti nuovi è normale che dopo alcuni giorni ci sia la necessità di sfiatare l’impianto ma questa operazione non dovrebbe ripetersi spesso, se il problema è frequente il problema può essere dovuto ad almeno 2 cause diverse. Alcune volte succede che la pompa sia troppo potente rispetto all’impianto oppure ci siano delle valvole termostatiche che raggiunta la temperatura nella stanza vadano a chiudere alcuni radiatori e quindi tutta l’acqua spinta dalla pompa giri solo su una piccola parte dell’impianto. In casi come questi è possibile che la velocità con la quale l’acqua attraversa valvole, raccordi o altre strozzature vada a creare la separazione dell’ossigeno presente nella stessa, una volta libero si va ad insaccare nelle parti alte del termosifone dove l’acqua rallenta la sua corsa. In questo caso diventa consigliabile la sostituzione della pompa con un modello adeguato, in presenza di valvole termostatiche è consigliabile optare per una pompa di circolazione a giri variabili che si adeguerà automaticamente, e senza sprechi di energia elettrica, al variare della portata.
Un altro caso che può creare continuamente problemi di aria che sembra crearsi per magia è dovuto all’impiego di materiali composti da metalli diversi. Molti radiatori in alluminio abbinati a tubazioni in rame creano un effetto pila che va a scindere l’ossigeno dall’acqua. Il problema può sembrare grave ma è facilmente arginabile, occorre comperare una sostanza chimica che si chiama inibitore ed iniettarla nell’impianto secondo le dosi consigliate. L’acqua circolando nell’impianto lascia depositare questa sostanza che crea un sottile “film” nelle superfici interne di raccordi, tubazioni e radiatori. Il film creato dal prodotto chimico si comporta come un isolante elettrico e blocca l’effetto pila risolvendovi spesso definitivamente il problema.
By Luca Angioi
NEW SYSTEM srl Bibione VE