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13 giugno 2017 2 13 /06 /giugno /2017 10:52

Si sente parlare ovunque di ibrido, macchine ibridi, motori ibridi e adesso anche di caldaie ibride. Con il termine ibrido, riferito alle caldaie, si intente un generatore di calore che può funzionare utilizzando due combustibili diversi per riscaldare e/o raffrescare la tua abitazione. Di fatto l’attuale tendenza dei progettisti ed installatori è quella di proporre sempre più spesso soluzioni impiantistiche che utilizzano le pompe di calore nei nuovi impianti o in sostituzione delle tradizionali caldaie anche nei vecchi impianti. La pompa di calore però non è sempre la soluzione migliore perché il suo rendimento dipende da molte variabili che spesso non vengono prese adeguatamente in considerazione. Valutare in modo superficiale la scelta del generatore può portare un notevole incremento dei costi di riscaldamento/raffrescamento che il cliente finale si troverà a dover sborsare tutti gli anni.

I sistemi ibridi, grazie alla loro logica integrata, permettono di monitorare continuamente il rendimento reale della pompa di calore e scelgono in maniera autonoma quale generatore utilizzare (e quindi quale combustibile consumare) per ottenere il massimo risparmio economico. Nel mercato esistono sistemi integrati e sistemi composti in cantiere, i primi sono solitamente quelli che offrono i migliori risultati perché hanno un sistema di controllo ottimizzato che non si basa sul semplice rilevamento della temperatura esterna ma su calcoli molto più elaborati. Al momento dell’installazione andranno inseriti nel sistema ibrido alcuni dati, da tenere possibilmente aggiornati al variare delle offerte, in modo da permettergli di calcolare sempre in modo corretto quale fonte utilizzare: costo del gas, costo dell’energia elettrica impostabile anche per fasce orarie, eventuale presenza di un impianto fotovoltaico.

La scelta dei sistemi ibridi è ormai piuttosto ampia tanto che tutti i produttori di caldaie hanno ormai integrato il loro catalogo con questa tipologia di prodotto offerta ormai in diverse taglie di potenza e declinazioni tecniche. Esistono modelli integrati che occupano lo spazio di una caldaia murale, altri con accumulo che non occupano più di un frigorifero e addirittura versioni da incasso che possono sparire nel muro dell’abitazione e possono integrarsi anche con impianti solari termici. Le tecnologie utilizzate (caldaia e pompa di calore) sono ormai consolidate da decenni, l’unica vera innovazione è l’integrazione “intelligente” dei due sistemi che permette di sfruttare sempre il generatore che fa spendere di meno.

 

By Luca Angioi, New System srl.

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14 aprile 2016 4 14 /04 /aprile /2016 22:09

Nuovo refrigerante R-32 novità 2016

Il refrigerante R-32 non si può definire una vera e propria novità, DAIKIN aveva già a catalogo il climatizzatore Ururu Sarara con questo tipo di gas. Inoltre il 410-A che è presente in tutti i condizionatori recenti è una miscela composta per il 50% dal R32 è il 50% da R125. Nella comunità europea è gia valido il regolamento sui gas fluorati che vieterà l’utilizzo del R410A nel 2025 in quanto a partire da quella data non potranno più essere utilizzati refrigeranti con indice GWP superiore a 750.

Vantaggi del R32

Rispetto al R410A il nuovo refrigerante mantiene un valore di ODP (indica il potenziale di impoverimento dello strato di ozono) è pari a 0; il grande vantaggio si ha nel valore GWP (indice dell’ effetto serra causa del riscaldamento globale) che passa da 2087 a 675 kg di CO2 equivalenti, e quindi l’ R32 è tre volte meno dannoso rispetto al R410A. A livello impiantistico le differenze non sono importanti, si ha un leggero aumento della pressione e un lieve miglioramento dell’efficienza che dovrebbe essere di circa 8%-10% (il resto del miglioramento dell'efficienza è dovuto alla eentuale riprogettazione della macchina). Per chi fa manutenzione l’unico obbligo è quello di dotarsi di attrezzatura compatibile ma, superato questo scoglio, la gestione di eventuali ricariche di refrigerante diventa più semplice perché si ritorna all’utilizzo di un gas puro e non di una miscela. Ritorna quindi possibile eseguire rabbocchi di refrigerante come si faceva con il vecchio R22 ormai abolito senza timore di ritrovarsi con miscele di refrigerante compromesse.

Difetti del R32

L’R32 è un gas classificato come leggermente infiammabile e quindi va maneggiato e stoccato con alcune precauzioni, soprattutto se abbiamo a che fare con molti kg di gas. A livello di installazione non ci sono problemi se il sistema installato a pochi kg di refrigerante, il livello di concentrazione che determina il limite di infiammabilità è pari a 306 grammi al metro cubo. Considerando impianti mono split e multi split che contengono ridotte quantità di refrigerante non sussistono quindi potenziali pericoli per chi si fa installare a casa propria un climatizzatore in R32. Più difficile sarà vedere grossi impianti VRV o VRF destinati ad uffici, alberghi e strutture simili con l’R32 perché questi impianti contengono molti kg di gas e potrebbe verificarsi reale pericolo d’incendio in caso di perdita accidentale di refrigerante.

Futuro del R32

DAIKIN con l’Ururu Sarara è stata la prima ad introdurre l’R32 nel mercato della climatizzazione residenziale, nel 2016 ha ampliato la gamma presentando la serie Bluevolution composta da monosplit e multisplit in R32. Molti altri marchi, tra cui Panasonic e Haier, hanno presentato quest’anno prodotti in R32 e molti altri marchi seguiranno la stessa strada. L’R32 non sarà sicuramente il refrigerante definitivo ma sicuramente sarà protagonista nei prossimi anni.

By Luca Angioi, NEW SYSTEM srl, Bibione.

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26 agosto 2015 3 26 /08 /agosto /2015 15:38

Il 26 Settembre 2015 entreranno in vigore in tutte le nazioni dell’unione Europea dei nuovi regolamenti con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici causati dagli impianti di riscaldamento degli edifici e di produzione acqua calda sanitaria.

La novità importante è che non si tratta più di una semplice etichetta applicata al singolo apparecchio ma “per la prima volta avremo a che fare con una etichetta che prende in considerazione l’intero impianto”. La nuova etichetta renderà immediatamente visibile anche ai non esperti il risparmio ottenibile accoppiando nel modo più corretto i diversi apparecchi: generatore di calore principale (caldaia o pompa di calore, impianto solare termico, bollitore per acqua calda, sistema di controllo del generatore (termostato, centralina climatica, ecc), generatore secondario (caldaia biomassa, ecc.).

Entro il 26 settembre 2015 tutti i costruttori che producono e vendono prodotti e sistemi per il riscaldamento, raffrescamento e per la produzione di acqua calda dovranno includere la seguente documentazione:

- Etichetta di prodotto con identificazione e specifiche di efficienza del prodotto stesso

- Etichetta di sistema con identificazione e specifiche di efficienza del sistema di riscaldamento e/o condizionamento se tutti i componenti appartengono alla stessa marca.

- Informazioni sui prodotti con dati tecnici sulla serie completa dei prodotti.

- Scheda prodotto con classi di efficienza della serie completa dei prodotti.

 

Anche gli installatori devono adeguarsi entro il 26 settembre 2015, nel caso realizzino sistemi con marche diverse, chi installa dovrà essere in grado di fornire l’etichetta energetica di sistema conforme al regolamento europeo.

Cosa rientra nel nuovo regolamento:

- Generatori di calore fino a 400 kW (gas, gasolio ed elettrici).

- Pompe di calore fino a 400 kW (elettriche, a gas).

- Cogeneratori combinati riscaldamento ed energia elettrica fino a 50 kW di potenza elettrica.

- Bollitori per acqua calda fino a 2.000 litri di capacità.

 

 

by Luca Angioi, NEW SYSTEM srl, Bibione VE www.newsystem-online.it

 

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20 giugno 2015 6 20 /06 /giugno /2015 11:46

 

Recentemente mi è stata posta questa domanda e quindi approfitto per rendere pubblica la risposta. Le soluzioni per misurare i consumi elettrici sono molte e dipende dall’applicazione e dalle esigenze personali, i sistemi più semplici ed economici permettono solo la visualizzazione istantanea in loco, poi ci sono i sistemi che memorizzano i dati e si possono collegare al PC, altri prodotti permettono di visualizzare i dati registrati tramite App su sistemi Android o IOS anche quando si è fuori sede, i più completi permettono di comandare prese remote per accendere a distanza veri apparecchi. Oltre a queste soluzioni esistono poi sistemi che rilevano anche la produzione di energia elettrica dagli impianti fotovoltaici e anche questi si dividono in varie tipologie similarmente a quanto descritto sopra.

 

Partirò dalla soluzione più semplice ed economica, il controllo dei consumi domestici o di un negozio o ufficio(senza FV):

 

OWL MICRO+

Il Micro+ della OWL è il più economico ma non permette di scaricare i dati a PC, va bene quindi solo per la visione istantanea, costa meno di 50,00 euro. L’alimentazione è completamente a batterie e quindi l’installazione è semplicissima.

Theowl-micro.jpg 

OWL CM 160

Io a casa utilizzo il CM160 sempre della OWL, anche questo funziona con normali  batterie e si installa senza dover avere particolari conoscenze in materia.

PRO:

costa poco (meno di 60/70 euro iva compresa),

è wireless e si possono trasferire i dati su pc,

il monitor è molto leggibile e si può appendere a muro.

è molto semplice da usare

è facilmente spostabile su altri impianti

CONTRO:

utilizza batterie sia per il trasmettitore che il ricevitore ( durata comunque tra 12 e 24 mesi)

memorizza i dati dettagliati per 20 giorni, quindi entro tale scadenza bisogna scaricare a PC

costruzione non adatta all’uso professionale ma sufficiente per ambienti domestici o piccoli negozi.

  Theowl-CM160.jpg

ECODHOME MCEE USB

Uno strumento simile al CM160 della OWL è l’MCEE USB della ECODHOME, costa circa 90,00 euro ma registra i dati per 2 anni e ha il proprio alimentatore di corrente, non si può appendere al muro.

Ecodhome-MCEE-USB-1.jpg 

VOLTAIDE SENTRY

Questa è una new entry nel settore, l’ho vista in fiera e la trovo una soluzione molto ben fatta. L’installazione è adatta a chiunque in quanto il consumo non viene letto da pinze amperometriche ma basta “attaccare” sul contatore elettrico dell’Enel il lettore ottico e lo strumento di analisi. L’apparecchio legge gli impulsi luminosi del contatore e memorizza i dati sul server on line trasmettendoli tramite GPRS. Per alimentare l’apparecchio basta una normale presa elettrica e tutto funziona.

Voltaide-Sentry-clipart.jpg 

PRO:

costo al momento del lancio molto competitivo (285,00 euro)

installazione semplicissima

lettura dei consumi sempre precisa

dati disponibili ovunque

 

CONTRO:

deve esserci copertura GPRS

richiede un costo mensile di 4,00 euro

 

 4NOKS ELIOS4YOU

L’alternativa più completa e con una costruzione di maggior pregio è l’ ELIOS4YOU della 4NOKS, non utilizza batterie per l’alimentazione e invia i dati direttamente a Tablet e smartphone, inoltre viene venduto già con la pinza amperometrica per leggere la produzione di eventuali impianti FV, il prezzo è di poco inferiore ai 300,00 euro.

 

PRO:

costruzione solida e professionale

lettura in locale tramite App Android o IOS

lettura da remoto se collegato ad internet tramite router esterno

già pronto ad espansione per lettura impianto FV ( il secondo TA è già in dotazione)

 

CONTRO:

costo maggiore ( quasi 300,00 euro senza tablet)

per vedere i dati istantanei bisogna usare un tablet o uno smartphone

per vedere i dati su PC bisogna appoggiarsi al loro server pagando un canone annuale ( circa 40 euro)

si installa su barra DIN e ha quindi bisogno di spazio libero

 

Elios4You-con-tablet.jpg 

 

CONNET SMART METER

Apparecchi ideali per piccole aziende, hotel e ristoranti, offrono  un controllo completo e una costruzione solida, i prodotti della CONNET chiamati SMART METER, possono aver l’interfaccia LAN- WIFI-GPRS. I dati vengono salvati su internet, l’apparecchio è già pronto all’uso e disponibile sia monofase che trifase. I prezzi partono da circa 280,00 euro iva compresa per la versIone LAN monofase, è previsto un canone annuale.

PRO:

costruzione solida e professionale

possibilità di scegliere l’interfaccia più comoda (LAN-WIFI-GPRS)

 

CONTRO:

costo maggiore ( a partire da 280,00 euro)

per vedere i dati su PC o TABLET bisogna appoggiarsi al loro server pagando un canone annuale ( circa 40 euro)

si installa su barra DIN e ha quindi bisogno di spazio libero

 

OWL INTUITION

Per risparmiare, avendo disponibile una rete cablata con connessione internet, la OWL fa prodotti  interessanti che si appoggiano a server on-line ma, almeno per ora,  non prevede il canone di abbonamento al servizio. La costruzione è in linea con il prezzo, il sistema Intuition Large (trifase) costa circa 180,00 euro iva compresa. I dati si possono vedere solo disponendo di un collegamento ad internet, da Pc si ha un controllo completo mentre le app sono al momento un po’ povere di informazioni.

 

______________________________________________________________

 

I prodotti sopra indicati (e altri di cui non ho parlato), li ho provati personalmente nella mia abitazione e mi sono piaciuti, li trovate in vendita anche nel mio ecommerce www.newsystem-shop.it dove offro solo prodotti selezionati cercando di garantire anche il miglior prezzo possibile. Esistono poi prodotti per situazioni più impegnative, sono apparecchi molto professionali della Electrex o altre marche che però hanno bisogno di essere installati e configurati da personale preparato e i costi salgono notevolmente.

 

Credo di aver fatto una panoramica abbastanza ampia ma, dato che questo settore è in continuo sviluppo, sicuramente esistono anche prodotti che non ho menzionato perché non conosco o non ho ancora provato. Appena avrò tempo cercherò di fare una scheda per ogni prodotto elencato in modo da permettervi meglio di capire pregi e difetti delle varie soluzioni.

Ciao a tutti.

Luca Angioi

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19 marzo 2015 4 19 /03 /marzo /2015 11:41

UNITA’ RECUPERO CALORE PICO 50 T-PLUS

Il PICO 50 T-PLUS è una innovativa unità monoblocco per areare un singolo locale recuperando fino al 90% dell’energia che verrebbe dispersa con un normale ventilatore. Ideale per evitare la formazione di muffe nei muri e il ristagno di aria viziata in piccoli locali quali bagni, camere da letto, mansarde, cantine, lavanderie, ecc.

 

Questo recuperatore è il modello ad inversione di flusso più compatto sul mercato e completo di una logica elettronica evoluta per ottimizzarne il rendimento. Ci sono in commercio diversi prodotti con nomi diversi ma tra loro identici, i modelli più economici spesso utilizzano un comando a filo a 3 velocità invece del comando IR. Io preferisco la versione più sofisticata perché permette di automatizzarne il funzionamento in base al livello di umidità in ambiente.

 

Come funziona?

All’interno c’è un unico ventilatore che cambia senso di rotazione, il ciclo inizia con l’aria estratta dal locale abitato che scalda un accumulatore in ceramica posto all’interno del condotto, finiti i 70 secondi di estrazione il ventilatore si ferma e cambia senso di rotazione per altri 70 secondi durante i quali andrà a cedere il calore all’aria in entrata. Grazie a questo sistema il prodotto garantisce un recupero energetico del 90%.

 

Come si installa?

E’ molto facile da installare si adatta a muri da 25 a 47 cm praticando un solo foro dal diametro di 16/17 cm. E’ sufficiente poi collegare il filo di alimentazione e si comanda tramite un comodo telecomando a raggi infrarossi.

 

Quali funzioni posso gestire?

Il PICO 50 T- PLUS ha in dotazione un telecomando con il quale si possono regolare 3 velocità differenti, scegliere il livello di umidità per farlo funzionare solo in caso di necessità, bloccare il funzionamento in immissione continua o estrazione continua.

 

E’ silenzioso?

Il PICO 50 T –PLUS è talmente silenzioso che si può tranquillamente installare in camera da letto, alla seconda velocità la rumorosità è di soli 22 dbA e scende addirittura a 19 dbA alla minima velocità.

 

Quanto grande può essere la stanza da trattare?

Normalmente per ricambiare l’aria di un ambiente si calcolano i volumi di ricambio orario che vanno per le abitazioni private da 0,3 a 0,5 vol/h. Solitamente preferisco dimensionare il VMC per farlo lavorare alla minima velocità, in questo caso il PICO 50 T-PLUS tratta 14 mc/h e considerando un ricambio d’aria di 0,3 vol/h vorrebbe dire che può correttamente funzionare in stanze fino a 46 metricubi. Quando si installa un VMC in una camera da letto bisogna considerare anche il consumo di ossigeno degli occupanti, in questo caso servono tra i 15 e i 20 mc/h e quindi il PICO 50 T-PLUS va regolato alla seconda velocità per garantire un ricambio di 28 mc/h.

A presto farò una prova più approfondita per valutarne meglio le caratteristiche.

Questo e altri prodotti per il risparmio energetico ed il comfort domestico li puoi acquistare direttamente su www.newsystem-shop.it .

 

 

By Luca Angioi, NEW SYSTEM srl Bibione VE www.newsystem-online.it

 

 

Caratteristiche tecniche:

 

diametro: 150 mm

spessore muro: 250/470 mm

Portata d’aria: 14/28/54 mc/h

Assorbimento: 3,8/3,96/5,61 Watt

Recupero calore: 90% max

Pressione sonora ( 3 mt): 19/22/29 dB

 

Dotazione a corredo:

 

Comando IR

Nuovo VMC compatto monoblocco PICO 50 T-PLUS
Nuovo VMC compatto monoblocco PICO 50 T-PLUS
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18 febbraio 2015 3 18 /02 /febbraio /2015 09:52

Spiegazioni e video su come Programmare una stufa Palladio

 

Le stufe Palladio utilizzano una elettronica realizzata dalla Micronova, il pannello comandi è dotato di 6 pulsanti numerati:

1 Alza la temperatura /cambia parametro.

2 Abbassa la temperatura / cambia parametro.

3 Set conferma /entra nei menu.

4 On-Off accende-spegne/ esce dal menu.

5 Abbassa la potenza / passa al menu inferiore.

6 Alza la potenza / passa al menu superiore.

 

Il display è retroilluminato e risulta sempre ben leggibile, nella schermata principale sono riportati i valori di ora attuale, temperatura ambiente, stato stufa, potenza attuale. Per accedere e spegnere la stufa è sufficiente premere il pulsante On-Off (4) .

 

Premendo il tasto SET (3) è possibile entrare nei vari menu utente:

 

01 Menu SET VENTOLE

Regolazione del secondo ventilatore di aria calda (se presente), utilizzabile per la canalizzazione. Il primo ventilatore non è regolabile in quanto viene gestito dalla elettronica in base alla potenza di lavoro della stufa.

 

02 Menu SET OROLOGIO

Programmazione ora e data attuale.

 

03 Menu SET CRONO

Programmazione funzionamento automatizzato : giornaliero 2 orari, settimanale 4 orari, week end 2 orari.

 

04 Menu LINGUA

Impostazione lingua del display.

 

05 Menu STAND BY

Impostazione modalità stand-by, di default la stufa arrivata alla temperatura impostata riduce la potenza al minimo ma non s spegne. Impostando stand-by in on la stufa s spegnerà superata la T° impostata di 2°C e si riattiverà quando la stanza raggiungerà 2°C in meno rispetto alla T° impostata.

 

06 Menu MODO CICALINO

Attiva o disattiva gli avvisi acustici.

 

07 Menu CARICO INIZIALE

Attiva per 90 secondi la coclea in modo da partire in modo corretto alla prima messa in funzione o dopo che la stufa si è spente per mancanza pellet nel serbatoio.

 

08 Menu STATO STUFA

Visualizza le indicazioni sullo stato attuale di funzionamento della stufa.

 

09 Tarature Tecnico

Menu riservato al centro assistenza per modificare i parametri di funzionamento della stufa, per resettare gli allarmi e gli avvisi di manutenzione. Accessibile solo tramite password.

 

10 Carico Pellet

Regola la caduta del pellet per migliorare la combustione.

 

A lato del display è presente il ricevitore ad infrarosso per comandare la stufa comodamente seduti utilizzando il telecomando (nella maggior parte dei modelli è un optional). Il telecomando nuovo è sottile e ripete esattamente gli stessi pulsanti che trovate nel pannello principale, il modello vecchio ( in dotazione ancora ad alcune stufe) aveva solo 4 pulsanti per controllare la T°, la potenza e accendere o spegnere la stufa. La scheda è predisposta anche per il funzionamento tramite GSM (optional in tutti i modelli).

Per spiegarvi nel dettaglio la programmazione e le varie impostazioni che potete eseguire nella Vostra stufa vi ho preparato un video dove vi descrivo integralmente tutte le varie funzioni.

 

By Luca Angioi, NEW SYSTEM srl Bibione VE www.newsystem-online.it

 

Video spiegazione sulle funzioni e sulla programmazione delle stufe a pellet Palladio

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6 febbraio 2015 5 06 /02 /febbraio /2015 16:00

~~UNITA’ RECUPERO CALORE NICOLL Recupero+ (Plus)

La nuova unità di ricambio aria decentralizzata con recuperatore della Nicoll si chiama ora Recupero Plus, è sempre costruita dalla tedesca Marley e importata in italia dal gruppo Redi di cui Nicoll ora fa parte. Rispetto al precedente modello ha abbandonato il pacco di scambio a flussi incrociati e il doppio ventilatore per utilizzare la soluzione ormai diffusa del pacco di scambio ceramico con un singolo ventilatore che inverte il senso di rotazione ciclicamente. Il recupero di calore indicato dal costruttore è di oltre l’85%, ideale per evitare la formazione di muffe nei muri e il ristagno di aria viziata senza sprecare energia termica in piccoli locali quali bagni, camere da letto, mansarde, cantine, lavanderie, ecc.

La maggior parte dei prodotti simili (tipo il Tecnosystemi Pico 50 T-Plus) vengono prodotti in Cina e poi rimarchiati dagli importatori, il Recupero+ della Marley si differenzia rispetto agli altri prodotti principalmente perché utilizza un ponte radio per sincronizzare le coppie di unità facendo lavorare sempre le macchine in modo sincronizzato ma inverso. Il recuperatore della Marley inoltre utilizza un condotto leggermente più piccolo ma isolato termicamente da un guscio in polistirolo.

Rispetto al Pico 50T-Plus (e prodotti equivalenti di altre marche) perde la possibilità di funzionare in automatico secondo il livello di umidità rilevato in ambiente. Va però considerato che dato la modesta portata d’aria di questi apparecchi è consigliabile farli lavorare in continuo a velocità basse piuttosto che farli funzionare ad alti regimi per periodi più brevi. Alla minima velocità avremo una rumorosità talmente bassa da non essere avvertibile e il recupero di calore sarà massimo.

Per darvi la possibilità di un confronto con il Pico 50 T-Plus che ho già recensito la parte seguente rispetterà la stessa scaletta di domande e risposte.

Come funziona?

All’interno c’è un unico ventilatore che cambia senso di rotazione, il ciclo inizia con l’aria estratta dal locale abitato che scalda un accumulatore in ceramica posto all’interno del condotto, finiti i 70 secondi di estrazione il ventilatore si ferma e cambia senso di rotazione per altri 70 secondi durante i quali andrà a cedere il calore all’aria in entrata. Grazie a questo sistema il prodotto garantisce un recupero energetico superiore al 85% (dato dichiarato dal costruttore). Utilizzando due unità è possibile sincronizzarle in modo che lavorino sempre a flussi inversi, in questo modo la pressione in ambiente sarà mantenuta costante garantendo un migliore ricambio d’aria.

 

Come si installa?

E’ molto facile da installare si adatta a muri da 28 a 50 cm praticando un solo foro dal diametro di 18 cm, il foro dovrà avere una leggera pendenza co la parte esterna che sarà quindi più bassa di quella interna. E’ sufficiente poi collegare l’alimentazione elettrica e si comanda tramite un comodo telecomando ad onde radio che può essere utilizzato anche per due unità sincronizzate.

 

Quali funzioni posso gestire?

Il NICOLL (Marley) Recupero Plus ha in dotazione un telecomando radio con il quale si può accendere o spegnere la macchina, si possono regolare 3 velocità differenti e si può attivare la funzione “estate” per utilizzare la macchina in sola immissione di aria in ambiente evitando di recuperare il calore.

 

E’ silenzioso?

Il NICOLL(Marley) Recupero Plus è talmente silenzioso che si può tranquillamente installare in camera da letto, alla minima velocità la rumorosità dichiarata è di soli 22 dBA e vi assicuro che è difficile percepirne il rumore. Guardate anche il video che ho realizzato e capirete che al minimo è più silenzioso di quanto il dato indicato faccia credere.

 

Quanto grande può essere la stanza da trattare?

Normalmente per ricambiare l’aria di un ambiente si calcolano i volumi di ricambio orario che vanno per le abitazioni private da 0,3 a 0,5 vol/h. Solitamente preferisco dimensionare il VMC per farlo lavorare alla minima velocità, in questo caso il Recupero Plus tratta 15 mc/h e considerando un ricambio d’aria di 0,3 vol/h vorrebbe dire che può correttamente funzionare in stanze fino a 50 metri cubi. Quando si installa un VMC in una camera da letto bisogna considerare anche il consumo di ossigeno degli occupanti, in questo caso servono tra i 15 e i 20 mc/h e quindi il Recupero Plus, nel caso di una camera matrimoniale, va regolato alla seconda velocità per garantire un ricambio di 25 mc/h che è un ottimo compromesso tra rumore e risultato.

Prossimamente farò un confronto diretto tra il Recupero Plus della Marley e il Pico 50 T-Plus della Tecnosystemi.

 

Caratteristiche tecniche:

diametro: 180 mm

spessore muro: 280/500 mm

Portata d’aria: 15/25/40 mc/h

Assorbimento: 3,5/5,0/8,0 Watt

Recupero calore: 85% max

Pressione sonora : 22/29/35 dB

Dotazione a corredo: Radiocomando, istruzioni, dima di montaggio, viti di fissaggio.

 

Questo e altri prodotti per il risparmio energetico ed il comfort domestico li puoi acquistare direttamente su www.newsystem-shop.it .

By Luca Angioi, NEW SYSTEM srl Bibione VE www.newsystem-online.it

 

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19 gennaio 2015 1 19 /01 /gennaio /2015 11:40

Il Pellet, consigli per l'uso e l'acquisto.

Come capire la qualità del pellet?

Introduzione: Il pellet è un combustibile naturale ricavato dalla segatura del legno e pressato (circa 300 bar) per ricavarne dei cilindri, non vengono normalmente utilizzati collanti in quanto durante la pressatura l’innalzamento della temperatura del legno attiva l’effetto legante della lignina. Il diametro del pellet è ormai standardizzato: il 6 mm viene utilizzato per stufe e caldaie domestiche o comunque in impianti di taglia medio-piccola, l’ 8 mm viene utilizzato nei grossi impianti industriali. Rispetto alla legna il pellet ha un costo maggiore ma permette di rendere automatiche le accensioni e gli spegnimenti dando la possibilità anche a chi non ha tempo di utilizzare un sistema a biomassa.

 

Prima di comprare osservate:

Faggio e Abete offrono in generale il pellet migliore, da questi alberi si ricava un legno dal colore chiaro o "bianco" o giallo paglierino, e comunque nel sacchetto deve esserci scritto da quale tipologia di alberi proviene il pellet. Osservate i tronchetti, devono essere di lunghezza simile tra loro, se ci sono troppe differenze tra i tronchetti la fiamma sarà meno costante. Guardate il fondo del sacchetto e se trovate troppa polvere di legno cambiate sacchetto, se tutti hanno molta polvere nel fondo cambiate tiplogia di prodotto. La polvere in eccesso può causare malfunzionamenti nelle parti in movimento della vostra stufa o caldaia a biomassa.

 

Imparate a leggere l’etichetta:

L’etichetta è molto importante da leggere e dovreste sempre farlo prima di comprare un sacchetto di pellet di marca o tipologia diverso da quello che acquistate di solito. Nell’etichetta troverete i seguenti dati importanti:

-Potere calorifico: espresso in kWh/kg indica quanta energia termica può produrre 1 kg di pellet, migliore è il pellet e maggiore è questo valore. Indicativamente si parte da 4,5 kWh/kg e si arriva a 5,5 kWh/kg per i prodotti migliori.

-Residuo di cenere: espresso in percentuale sul peso bruciato, ovviamente più il valore è basso e meglio è in quanto vuol dire che la vostra stufa o caldaia sarà meno sporca a fine giornata. Normalmente si parte da 0,3% per i pellet migliori e si sale per i prodotti di qualità inferiore che possono superare anche 1,5%.

-Umidità: espressa in percentuale, deve essere il più bassa possibile e sono ammessi valori inferiori al 10%. Pellet con livelli di umidità alto può creare problemi in fase di avviamento e cali di rendimento.

Consiglio: quando portate in casa un sacco di pellet che è stato esposto a basse temperature, aspettate prima di aprirlo e dategli il tempo di raggiungere la temperatura ambiente. Aprendo un sacco “freddo” l’umidità che avete in casa verrà attratta dal pellet freddo che tenderà ad assorbirne in eccesso causando spesso problemi di accensione. Se per problemi di spazio siete costretti a stoccare il pellet in un ambiente freddo, portate il sacchetto in casa almeno 24 ore prima di aprirlo.

-Certificazioni: le certificazioni aiutano a capire se il pellet è di qualità ma può comunque capitare di trovare un buon prodotto non certificato perché la certificazione comporta dei costi che alcune piccole ditte non vogliono accollarsi. Ci sono molte certificazione nazionali e internazionali, negli ultimi anni si sta diffondendo la normativa comunitaria UNI EN 14961-2 che cerca di aiutare il consumatore a capire quale pellet è migliore dividendolo in 3 categorie di qualità decrescente: A1 la migliore, A2 intermedia, B qualità bassa.

 

Fate delle prove:

Prima di comprare 1 bancale di pellet acquistate pochi sacchetti magari di diverse marche e provatelo. Il pellet più adatto alla vostra stufa o caldaia a biomassa sarà quello che lascierà meno cenere, intaserà meno il braciere e sporcherà meno il vetro.

 

Capite la reale convenienza dei diversi tipi di pellet:

Dopo aver provato vari prodotti e trovato quello più adatto confrontate il valore reale, dividete il prezzo di acquisto per il potere calorifico. Vediamo due semplici esempi:

Esempio 1: avete pagato un sacchetto da 15 kg € 5,00 e il rendimento indicato è di 5,0 kWh/kg, dividete i 5,00 euro spesi per i 15 kg e poi dividete ancora per rendimento di 5,0 kWh/kg. Avrete ottenuto che per 1 kW dovrete spendere 0,67 euro/kW.

Esempio 2: avete pagato un sacchetto da 15 kg € 4,70 e il rendimento indicato è di 4,6 kWh/kg, dividete i 4,70 euro spesi per i 15 kg e poi dividete ancora per rendimento di 4,6 kWh/kg. Avrete ottenuto che per 1 kW dovrete spendere 0,68 euro/kW. Il risparmio del secondo sacchetto è quindi solo teorico perché il rendimento del primo sacchetto è nettamente maggiore e probabilmente vi ritroverete ad avere meno problemi di funzionamento e pulizia.

 

Regolate al meglio la stufa o la caldaia:

Quando acquistate un prodotto a biomassa è buona regola far eseguire il primo avviamento ad un tecnico qualificato che , oltre a controllare che l’installazione sia stata eseguita a regola d’arte, vi potrà regolare la vostra stufa o caldaia in modo che possa avere il massimo rendimento. Cambiare tipo di pellet dopo che il tecnico ha fatto le sue regolazioni può influire negativamente sulla combustione. Alcuni prodotti, come le stufe Palladio che vendo attraverso il mio ecommerce ( www.newsystem-shop.it  ) offrono all’utente finale la possibilità di modificare in modo semplice e sicuro un valore che va a regolare a sua volta diversi parametri di combustione. In questo modo le stufe Palladio possono adattarsi al nuovo tipo di pellet ed evitare ad esempio che durante il normale funzionamento la fiamma si spenga o che il braciere si riempia troppo.

 

Ciao a tutti. Luca Angioi, www.newsystem-shop.it

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2 gennaio 2015 5 02 /01 /gennaio /2015 16:37

Il titolo di questo articolo è anche una delle principali domande poste da chi naviga sui blog alla ricerca di informazioni sulle stufe a pellet.

Piccola … di dimensioni?

Premetto che rispondere in modo certo è impossibile perché esistono troppi produttori di stufe a pellet per conoscere tutti i prodotti sul mercato, cerco quindi di dare una risposta secondo le mie conoscenze nel settore. Volendo cercare la più piccola stufa a pellet come ingombro in profondità, tra i prodotti che conosco vincerebbe sicuramente il modello Scozia della Palladio.

Palladio-Scozia-1.jpg Il modello Scozia (su http://www.newsystem-shop.it/ ad un prezzo imbattibile!) infatti ha una profondità di soli 20 cm e anche in larghezza rimane abbastanza compatta con i suoi 70 cm, molti altri produttori hanno modelli simili nel loro catalogo ma la profondità difficilmente scende sotto i 25 cm. Il modello Scozia inoltre è disponibile anche in versione canalizzabile e gli ingombri rimangono inalterati, guarda il mio video sul modello Scozia .Da tenere presente che queste stufe hanno una capacità del serbatoio inferiore rispetto ai modelli tradizionali, infatti solitamente possono stivare dai 12 ai 14 kg.

Volendo un modello compatto in larghezza, sempre in casa Palladio si può scegliere tra due nuovi prodotti con dimensioni molto contenute: 40 x 40 cm! Il modello Islanda da 8 kW e , ancora più interessante, il modello canalizzabile Galles da 10 kW con doppio ventilatore indipendente e uscita dei fumi superiore per non avere ulteriori ingombri posteriormente, guarda il mio video sul modello GallesIl modello che tuttora dovrebbe essere il più piccolo in commercio è realizzato invece dalla ditta  F.lli Lerda che è riuscita a realizzare una stufa in soli 33 cm.

Piccola …. di potenza?

Dimensioni piccole non sono indice per forza di potenza piccola, quindi chi cerca una stufa “piccola” di potenza termica è bene che controlli soprattutto la targhetta per vedere quanti kW la stufa riesce ad erogare senza doversi spegnere. Questo dato è molto importante quando si cerca una stufa per un ambiente molto piccolo, più bassa è la potenza minima e maggior confort si ottiene in ambiente. Alcuni modelli nonostante abbiano una potenza massima non elevata faticano a modulare, una stufa da soli 5 kW spesso non scende sotto i 2,5 kW alla potenza minima. Dei modelli che conosco io la stufa con la modulazione migliore è il modello Forma della Calux che nonostante una potenza massima di 6 kW riesce a modulare fino a 1,8 kW senza spegnersi e consumando solo 0,4 kg/h di pellet.

Calux-forma-appesa.jpg

Molto interessanti anche i nuovi prodotti della KEYWOOD, ottime prestazioni con bassissimi consumi anche sulle stufe idro e inoltre può vantare la più ampia personalizzazione estetica grazie ai fianchi personalizzabili in ecopelle.

Ricordate, prima di acquistare una stufa al centro commerciale o su un sito internet, che è importante evitare il montaggio fai da te. Una condotto scarico fumi realizzato male o la mancanza di una adeguata ripresa d'aria  o il mancato rispetto delle distanze da materiali infiammabili può creare moltissimi problemi di funzionamento e soprattutto di sicurezza. Una stufa deve essere installata rispettando le normative nazionali e le disposizioni del costruttore, è importante per la Vostra sicurezza farla installare da un professionista che ne segua poi anche la manutenzione ordinaria.

Ciao a tutti.

Luca Angioi   NEW SYSTEM srl Bibione  VE  www.newsystem-shop.it

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15 novembre 2014 6 15 /11 /novembre /2014 08:35

Acquistare su internet senza prendere fregature.

Capita sempre più spesso di fare acquisti su Internet, io ho iniziato ad utilizzare con regolarità i negozi online dal 2008 comprando: abbigliamento, televisori, frigoriferi, lavastoviglie, lavatrice, cellulari, smart-phone, computer, attrezzatura, ecc. riuscendo sempre a trovare prezzi favolosi. Acquistare su Internet è diventata per me un’abitudine al punto che ho abbassato la guardia e ho acquistato su un sito di stock ( www.phonestock.it ) uno smartphone Motorola senza informarmi a sufficienza sul venditore e così, dopo 6 anni di felici acquisti su internet, sono caduto in un sito decisamente poco serio che forse mi consegnerà quanto acquistato ma con un servizio indecente:

1) tempi lunghissimi: aspettativa interminabile nonostante al momento dell’acquisto indicassero da 3 a 5 giorni per la spedizione!

2) comunicazione zero: nessuno si è degnato di avvisarmi che i tempi si sarebbero allungati e al telefono non sanno dirmi se e quando arriverà!

3) attenzione al cliente nulla: risposte evasive e poco chiare alle mie due prime mail di sollecito e poi nessuno mi ha più neppure risposto lasciando passare i giorni senza darmi nessuna informazione!

4) nessuna possibilità di acquistare altrove: il diritto di recesso per loro politica commerciale è negato ai propri clienti fino allo scadere dei 30gg lavorativi!!! indicati dal loro punto 5 nella sezione “termini e condizioni” senza nessuna eccezione! Fino allo scadere dei 30 gg secondo la loro clausola non ho neppure il diritto di sapere se mi arriverà rimborsata la cifra spesa o se mi verrà recapitato quanto acquistato. Quindi non posso acquistare uno smartphone su un altro sito per averlo subito perché rischio di trovarmi con due prodotti uguali.

 

Così, dopo questa orribile disavventura su phonestock (attualmente ancora da concludersi) ho deciso di condividere questa esperienza (che mi serva da lezione) in modo da ricordarmi di non abbassare più la guardia e dedicare 10 minuti per informarmi sulla affidabilità del venditore ed evitare questi scabrosi siti.

 

Ci si può fidare quindi? Come capire l’affidabilità di un sito?

Fortunatamente il cliente finale (se acquisita senza partita IVA e quindi non compra per la propria attività) è ormai tutelato da normative Nazionali e Internazionali però può capitare di cadere in siti furbi che vendono prodotti che non hanno realmente a magazzino neppure quando ne indicano la disponibilità nella pagina del prodotto.

 

Conosciamo il venditore:

Quando acquistiamo per la prima volta su un sito, cerchiamo subito le informazioni aziendali che devo essere complete e facilmente trovabili. Alcuni siti fanno di tutto per nascondere le informazioni e spesso sono incomplete. E’ importante trovare facilmente i riferimenti per contattare l’azienda: numero di telefono, indirizzo mail, indirizzo postale, ecc. Non devono mancare poi i dati di registrazione dell’azienda compresa partita iva.

 

Cerchiamo su internet opinioni sul sito:

E’ sufficiente utilizzare un comune motore di ricerca per capire in pochi minuti il grado di soddisfazione dei clienti, attenzione però che molte recensioni e opinioni positive possono essere pilotate dalla ditta stessa. Solitamente io leggo le critiche e non gli elogi, soprattutto quando sono troppo generici e senza riferimenti precisi. Se avessi fatto questo controllo prima di acquistare da Phone Stock sicuramente avrei cambiato sito per il mio acquisto, nei maggiori forum sui sistemi android le recensioni negative su questo sito sono numerose.

 

Chiamiamo o mandiamo una mail:

Mettiamo alla prova il servizio clienti, chiediamo esplicitamente la disponibilità del prodotto che ci interessa (soprattutto se acquistiamo da un sito di stock) e se siamo indecisi tra diversi articoli chiediamo consiglio a loro, chiediamo informazioni sulle possibilità di recedere. Capiremo il grado di preparazione del personale, la disponibilità degli operatori, l’attenzione rivolta al cliente da parte del venditore e avremo più garanzie sulla possibilità di ricevere il materiale che ci interessa nei tempi promessi.

 

Leggiamo con calma la clausola “diritto di recesso”:

Se acquistiamo come privati il sito del venditore dovrebbe rispettare le regole della comunità europea in termini di tutela del consumatore. Molti siti se ne approfittano della scarsa conoscenza in materia da parte degli acquirenti e indicano come diritto di recesso tempi e modalità che fanno comodo a loro ma non rispettano le normative comunitarie. Visita il link http://www.ecc-net.it/ per conoscere i tuoi diritti e scarica la guida con le informazioni utili, troverai indicati tempi e modalità di recesso comunitarie e stai alla larga da siti che propongono soluzioni poco favorevoli per il cliente. Far rispettare i propri diritti è possibile ma non è detto che sia facile e veloce, meglio quindi acquistare su siti che rispettano le normative piuttosto che doverle far valere legalmente in caso di problemi.

 

Abbiamo tutte le informazioni?

Le recensioni ci danno tranquillità?

Abbiamo ricevuto risposte adeguate alle nostre domande?

Le clausole sul diritto di recesso rispettano le normative europee?

 

Ok, procediamo con l’acquisto e attendiamo il nostro articolo ricordandoci di controllare l’imballaggio quando lo riceviamo, se la confezione risulta danneggiata o manomessa firmiamo con riserva di controllo e avvisiamo subito il venditore nel caso il prodotto sia rovinato.

Ciao a tutti.

Luca Angioi

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  • : Blog di New System S.r.l.
  • : Consigli per non prendere fregature e saper scegliere caldaia, condizionatore, pdc e tutto quello che riguarda il risparmio energetico. Scelte etiche, uso intelligente dell'energia, riduzione degli sprechi, novità.
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  • New System srl
  • Nato nel 1974, ho sempre vissuto a Bibione. Da oltre 20 anni lavoro nell'azienda di famiglia che si è evoluta nel tempo diventando un punto di riferimento per chi vuole impianti di qualità e soluzioni tecnologiche di alto livello. Hobby? Sci, Foto, Running, Camper. Sono presidente di una nuova rete di imprese: Rete PREGI, le migliori aziende termo idrauliche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ho scritto un articolo per ProntoPro su come negli ultimi anni l'efficienza energetica sia nettamente migliorata grazie alla nuova tecnologia:  https://www.prontopro.it/blog/come-la-tecnologia-ha-migliorato-il-risparmio-energetico/
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