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7 agosto 2012 2 07 /08 /agosto /2012 08:03

Uno dei prodotti più interessanti nel mercato residenziale del FotoVoltaico è sicuramente il MICROINVERTER, come dice il nome stesso si tratta di inverter di piccola dimensione e potenza, ogni microinverter va installato e abbinato ad ogni singolo modulo. Il vantaggio è che su impianti con problemi di ombreggiamento difficili da gestire o con i moduli fotovoltaici disposti su varie falde con orientamenti diversi, riusciamo ad ottimizzare la resa dell’impianto con importanti aumenti di produttività, inoltre si risparmia spazio in casa perché vengono montati dietro al pannello. 

 microinverter-Enphase3.png

 

La compatibilità tra pannello e micro-inverter non è totale e quindi bisogna affidarsi a chi ha le giuste competenze tecniche per non cadere in grossolani errori.Giusto per darvi una idea ricordate che il microinverter della Enphase (esiste 1 solo modello importato in europa): lavora solo con moduli a 60 celle; accetta moduli con potenza massima da 190Wp a 260Wp; nel lato AC l'imput si ferma a 215Wp continui; non può funzionare con moduli amorfi o a film sottile. Molto importante in questo tipo di impianti sono il dimensionamento dei cablaggi e la distibuzione dei carichi nelle varie diramazioni, errori gravi possono portare alla mancata accensione di alcuni microinverter a causa delle eccessive perdite e relativo innalzamento del voltaggio.

Ogni microinverter ha un MPP ( inseguitore del massimo rendimento) e quindi i moduli con basso rendimento perché sporchi, ombreggiati o difettosi non andranno più a compromettere il rendimento di tutto l’impianto. Ricordate che se un pannello rende 50 Watt invece che 200 Watt, tutti quelli ad esso collegato renderanno 50 Watt, vuol dire che una stringa da 10 moduli renderà 500 Watt invece che 2000 !

microinverter-Enphase2.png

 

Data la grande diffusione che stanno inizando ad avere questi prodotti, si stanno affacciando sul mercato nuovi concorrenti che però on possono garantire la stessa qualità costruttiva e le stesse performance del modello Enphase M215. Primo fra tutti il nuovo micro-inverter Aurora Power One disponibile in due versioni di diversa potenza, oppure ENECSYS con diversi prodotti a catalogo. Il costo del modello Enphase  si aggira sui 150,00 euro cad. + IVA e questa cifra va moltiplicata per il numero di moduli che compongono l’impianto. In situazioni normali, senza problemi di ombreggiamento o di distribuzione dei moduli con orientamenti  tra di loro, i sistemi tradizionali con singolo inverter con 1 o più inseguitori MPP rimangono la soluzione consigliata perchè meno costosa, almeno nel caso che non vi interessi il monitoraggio remoto dell'impianto e neppure avere una garanzia di 25 anni sull'inverter!! ( Power One invece si ferma a 10 anni anche sui suoi micro-inverter). Un inverter "normale" è garantito solo 5 anni e l'estensione massima (che può arrivare a 20 anni) ha un costo che da solo annulla la maggiore spesa rishiesta per realizzare un impianto con i sistemi della Enphase.

 

Il sistema di monitoraggio dei sitemi Enphase è assolutamente ottimo (oltre a non richiedere costi aggiuntivi) e permette di controllare nel dettaglio ed in tempo reale i parametri di funzionamento di ogni singolo pannello e relativo microinverter installato.

 

In definitiva sono prodotti ottimi che si diffonderanno sicuramente in maniera massiccia perché sono l’unica soluzione attualmente disponibile per far rendere bene un impianto anche in presenza di ombreggiamenti dovuti a camini, alberi, ecc. Inoltre consentono di ottimizzare anche impianti non condizionati da ombreggiamenti aumentando la resa in modo reale ( guardate sul sito enphase.com/it gli impianti già funzionanti monitorati in tempo reale) annullando completamente le perdite di rendimento tra pannelli di uguale potenza nominale ma con potenza reale diversa tra loro ( normalmente conosciuto come mismatching).

 

In definitiva: da consigliare vivamente, ATTENZIONE PERO' ALLA NORMATIVA CEI 0-21 per impianti entrati in funzione dopo il 31 giugno 2012 e con potenza superiore ai 3 kWp. Ho partecipato recentemente ad un corso Enphase e stanno lavorando per la compatibilità con questa norma nazionale ma attualmente il loro prodotto (e a quanto pare anche quelli di altri marchi) non soddisfa quanto richiesto dalla CEI 0-21 e quindi chi volesse realizzare un impianto sopra i 3kWp è bene che si informi direttamente in Enphase per avere informazioni dettagliate e aggiornate.

 

Adesso (Agosto 2012) per ovviare al problema di compatibilità CEI 0-21 i Costruttori propongono  un dispositivo esterno che consenta la gestione della potenza attiva e reattiva. Pertanto i microinverter  potranno essere utilizzati su impianti connessi in bassa tensione di taglia superiore ai 3kW, però solamente nei casi in cui il Distributore di rete richieda cosfi uguale a 1 o in combinazione al dispositivo esterno di gestione della potenza attiva e reattiva.

 

By  Luca Angioi

NEW SYSTEM srl   Bibione   VE

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30 luglio 2012 1 30 /07 /luglio /2012 14:05

Riscaldamento a battiscopa:

Quando si pensa ad un impianto di riscaldamento è normale pensare alla possibilità di scaldare casa propria con i 3 sistemi più diffusi:

-          Ventilconvettori: rapidissimi nel raggiungere la temperatura ma regalano un bassissimo comfort  e non permettono di lavorare a bassa temperatura, solitamente sono usati negli uffici o negozi.

-           

-          Radiatori: producono un comfort di medio livello e ormai sono disponibili in una infinità di forme e colori (evitate il cromato!!! Radiatore Cromato, che fregatura! ) e molti permettono anche di lavorare a basse temperature garantendo un funzionamento ottimale anche in abbinamento a pompe di calore o caldaie a condensazione.

-           

-          Impianti radianti: sempre più diffusi, offrono ottimo comfort con la sola pecca di avere una enorme inerzia termica dovuta al massetto. Per ovviare al problema dell’inerzia si iniziano ad usare molto i sistemi a secco o comunque con ridottissimo spessoreImpianti Radianti . Esistono anche versioni da installare a parete e a soffitto, inoltre si possono usare anche per climatizzare gli ambienti in estate con ottimi risultati purchè abbinati ad un buon sistema di deumidificazioneImpianto Radiante a tubi capillari RRI .

 

Ai 3 sistemi sopra indicati va però aggiunto un valido concorrente che purtroppo spesso viene dimenticato:

 

-          Il battiscopa radiante: Questo sistema è un compromesso tra il radiatore ed il sistema radiante. I produttori dichiarano che almeno l’80% del riscaldamento è ottenuto grazie all’irraggiamento e quindi garantisce un alto livello di comfort grazie all’ottima distribuzione del calore. Rispetto ai radiatori quindi il comfort è maggiore e rispetto ai sistemi radianti è più veloce ad arrivare in temperatura, inoltre si sposa molto bene in caso di ristrutturazione perché è poco invasivo ed esteticamente gradevole.battiscopa-radiante-fotografia-sezione.jpg

Ovviamente anche questo prodotto va studiato e valutato di volta in volta, il costo non è proprio competitivo perché oltre a costare il materiale si  richiede anche una buona quantità di manodopera per la realizzazione. L’arredamento può influenzare pesantemente il risultato sperato, anche se i produttori cercano di minimizzare questo limite mi sembra chiaro che se l’80% del calore viene prodotto per irraggiamento e io ho metà del perimetro riempito di armadi avrò un calo della potenza erogata e una diminuzione del comfort abbastanza evidente.

 

Il rendimento anche in questi sistemi dipende ovviamente dalla differenza tra la temperatura media dell’acqua che circola nell’impianto e la temperatura dell’ambiente che devo riscaldare. Per fare un esempio reale, un produttore dichiara che il suo battiscopa rende 75,5Watt/metro con un differenziale termico di 30°C, quindi se in casa ho 20°C l’acqua media dovrà avere almeno 50°C e quindi la temperatura di mandata dell’acqua sarà di 55°C.

battiscopa-radiante-schema.jpg

 

 

 

 

Dall’esempio, conoscendo  il fabbisogno termico, è facile calcolare di quanti metri avrò bisogno per riscaldare il mio ambiente. Qualora lla lunghezza necessaria risulti eccessiva si può alzare la temperatura dell’acqua per aumentare la potenza disponibile, ricordate però che con una T° di ritorno superiore ai 50°C le caldaie a condensazione rischiano di non condensare Quando una Caldaia a Condensazione condensa? più e quindi il rendimento della caldaia diminuisce.

 

 

 

 

 

 Per casi particolari esistono anche soluzioni di battiscopa elettrico o battiscopa ad acqua con 4 tubi per aumentarne la resa al metro, dei prodotti che conosco nessuno è studiato per raffrescare.

battiscopa-radiante-fotografia-elettrico.jpg

In conclusione considero i sistemi a battiscopa una ottima possibilità per riscaldare i propri ambienti però, come per ogni sistema di riscaldamento, bisogna conoscerne i limiti per poterne sfruttare i pregi. Il sistema perfetto non esiste, il sistema migliore per la propria abitazione (o ufficio, negozio, ecc..) esiste ma ogni caso va studiato singolarmente perché ogni casa è diversa dall’altra e ogni famiglia utilizza la propria abitazione in modo diverso dal proprio vicino.

 

By Luca Angioi. NEW SYSTEM srl   Bibione VE  www.newsystem-online.it

 

 

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27 luglio 2012 5 27 /07 /luglio /2012 07:46

Entrato in vigore il Decreto Sviluppo con le novità normative sugli incentivi

Il decreto legge 83 del 22 giugno 2012 è entrato in vigore il 26 giugno: ora gli interventi a risparmio energetico hanno il 14% in più di detrazione, dal 36% al 50% della spesa.

 

Queste le nuove regole:


- la detrazione per il recupero edilizio passa al 50% su 96mila € (raddoppia il tetto)


- è importante la data dei pagamenti dato che la legge è in vigore dal 26 giugno 2012. Chi ha già avviato lavori e pagamenti, ai pagamenti dal 26 giugno in poi saranno agevolabili al 50%


- le 2 detrazioni (50% ex 36% e 55%) coesistono fino al 31 dicembre 2012, poi anche il 55% viene portato al 50% fino al 1 luglio 2013 quando decade

 

 

NEWS del 27/07/2012:Sembrava ormai definito l’art.11 del nuovo decreto sviluppo ma appena prima di essere approvato sono arrivate in extremis le ultime modifiche: un emendamento presentato da Alessandro Bratti (PD)  prolunga la vita del 55% per la riqualificazione energetica fino al 30 giugno 2013, quindi il passaggio al 50% di detrazione riferito ad interventi mirati a contenere i consumi energetici slitterà di 6 mesi … salvo ulteriori modifiche ;-).

 

Opere ammesse alla detrazione del 50%

 
opere per il conseguimento di risparmi energetici, anche senza opere edili, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia.

 

Opere ammesse alla detrazione del 55%

 
interventi mirati a: installazione di pannelli solari per acqua calda, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, pareti isolanti e coibentazioni, infissi con requisiti speciali, riqualificazione energetica dell’edificio che porti ad almeno il 20% di risparmio rispetto alla situazione precedente.

 

tratto da www.domotecnica.it

 

A breve verranno chiariti gli adempimenti necessari per poterne usufruire in modo corretto, sembra comunque che non ci saranno grossi problemi burocratici (strano per essere in Italia) come già succedeva per il 36%:

- Non dovrebbe essere necessaria nessuna comunicazione all'Enea.

- I lavori non ancora pagati potranno usufruire del 50% di detrazione purchè il pagamento sia sucessivo al 26 giugno.

- E' obbligatorio pagare con bonifico indicando nello stesso "decreto n°83 del 26 giugno 2012"

- La fattura può non indicare l'entità della manodopera.

 

Rientrano nel 50% praticamente tutti gli interventi di riqualificazione, per quanto riguarda la parte impiantistica possono beneficiare della detrazione:

 

- caldaie

- climatizzatori e pompe di calore (di tutti i tipi)

- impianti autoclave

-caldaie e stufe a pellets

- impianti di ricambio aria

- rifacimento bagni

- piscine

- irrigazione

 

Al 50% di detrazione possono accedere tutti i condomini con codice fiscale e questi possono portare in detrazione anche le spese di manutenzione ordinaria delle parti comuni.

 

Il tempo di rientro è fisso in 10 anni indipendentemente dall'età del beneficiario.

 

L'iva è ridotta del 10% salvo casi dove il valore del bene significativo ( caldaia, condizionatore, ecc) sia eccedente il 50% dell'importo totale, in questo caso verrà applicata parzialmente l'IVA al 21%.

 

Ciao a tutti.  Luca Angioi   NEW SYSTEM srl  BIBIONE   www.newsystem-online.it

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13 luglio 2012 5 13 /07 /luglio /2012 09:14

L'AAEG ha certificato il 12 Luglio 2012 il raggiungimento della soglia di 6 miliardi di spesa annuale per l'incentivazione agli impianti FV, quindi come previsto scattano i 45 giorni di countdown per il passaggio al V Conto Energia che entrerà ufficialmente in vigore dal 27 Agosto 2012.

 

Con il quinto conto energia gli incentivi si riducono e cambia anche il tipo di premio che prevede un importo "omnicomprensivo" e uno per "l'autoconsumo". Per Omnicomprensivo si intende un importo che comprende il premio del GSE e la quota di vendita che veniva accreditata dall'Enel per l'energia immessa in rete.

 

Per fare un esempio, chi farà un impianto da 3 kWp con il quinto conto energia riceverà nel primo semestre di applicazione 208 € /MWh per l'energia immessa in rete e 126 €/MWh per l'energia autoconsumata. Per altri dettagli vi rimando alla pubblicazione ufficiale dove a pag 32 sono riportati gli incentivi.link

 

Rimangono i premi per gli impianti con componenti realizzati unicamente all'interno dei paesi UE/SEE, seguendo il link sopra indicato li trovate da pagina 11, art.5 lettera a), se l'impianto è realizzato entro il 31/12/2013 la maggiorazione è di 20€/MWh e poi andrà scalando. Dal 2014 è indicato un premio che....visto come vanno le cose in Italia è anche inutile parlarne perchè forse saremo già nel sesto o settimo conto energia.

 

Per quanto riguarda "impianti integrati con caratteristiche innovative" gli incentivi sono riportati da pagina da pagina 34.

Da pagina 36 trovate anche gli incentivi per gli impianti a concentrazione.

 

Altra novità importante del quinto conto energia è l'obbligo di iscriversi al "registro" ( leggete da pagina 9) articolo 4 per gli impianti sopra i 12 kWp con ovvie conseguenze sui maggiori costi da sostenere.

 

Volete sapere se conviene ancora installare un impianto fotovoltaico? leggete V Conto Energia, conviene ancora?

 

L'unica consolazione è che più abbassano gli incentivi e più cala il costo dei moduli. A testimonianza che la speculazione è presente in tutti i settori, basta ricordare i decoder per il digitale terrestre, con gli incentivi costavano 150,00 euro e subito dopo sono scesi fino a raggiungere i 30,00 euro.

 

Ciao a tutti.

 

Luca   NEW SYSTEM srl   BIBIONE   VE    www.newsystem-online.it

 

 

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7 luglio 2012 6 07 /07 /luglio /2012 11:46

Fotovoltaico ENEL Green Power:  proposta indecente!

Un conoscente mi ha portato un foglietto stilato da un fantomatico venditore di impianti fotovoltaici di Enel Green Power, loro lo chiamano “ scheda di fattibilità impianti”.

ENEL scheda fattibilità

Premetto che non voglio fare di tutta un erba un fascio, spero che in giro per l’Italia ENEL Green Power abbia dei venditori seri, però mi sembra opportuno mettere in luce un modo di approcciare il cliente al quanto discutibile.

 

Questo venditore del quale indico solo il nome “Giuseppe”, ha compilato parzialmente la sua bella scheda ma i pochi dati che ha scritto sono difficilmente riconducibili a situazioni reali. Le uniche cose che si capiscono bene sono: il cliente oggi consuma 4.100 kWh anno e spende circa 900,00 €uro in bollette elettriche; l’impianto fotovoltaico ipotizzato è di 4,00 kWp con moduli europei.

 

Facendo due calcoli Giuseppe ha ipotizzato che l’impianto proposto  produca mediamente  4.034 kWh ogni anno e quindi l’incentivo del GSE ammonterà a € 12.088,00.

Fin qui tutto normale.

 

Ora però “Giueppe” parte con mirabolanti calcoli economici dove l’impianto ipotizzato dovrebbe consentire un risparmio in bolletta di € 16.200,00 !!!

 

ENEL scheda fattibilità dettaglio

A questo punto ho cambiato calcolatrice pensando che la mia fosse difettosa, ma se il Cliente spende oggi € 900,00 ogni anno x 12 anni farebbero €  10.800,00 , come può risparmiare altri € 5.400,00 ?  

 

Forse “Giuseppe” ha qualche conoscenza in ENEL e quindi al cliente l’energia immessa in rete gli viene pagata oltre il suo valore.

 

Addirittura dal 13° al 20° il risparmio in bolletta arriverebbe a € 21.000,00 !!!

A questo punto credo che la calcolatrice di “Giuseppe” sia rotta, quindi se lo vedete in giro avvisatelo!

 

Qualcuno magari gli ha detto che ogni 6 mesi l’energia elettrica aumenta e lui per non sbagliare si tiene largo: “cosa cè di male nel dare un po’ di speranza di risparmiare cifre importanti a qualche povero uomo” avrà pensato Giuseppe.

 

Facendo gli ultimi 2 calcoli scopro che con un impianto da 4 kWp in 25 anni il cliente guadagnerà addirittura oltre € 77.000,00 !!! Fantastico, anche perchè leggendo la scheda non risulta da nessuna parte che io l'impianto lo devo neppure pagare, quindi sono 77.000 mila euro puliti!

 

Purtroppo questa è solo una scheda di fattibilità e non riporta neppure il mio nome, però se Giuseppe mi giura che  quello che ha scritto è vero e in caso contrario paga di tasca sua tutta la differenza,  gli faccio fare impianti fotovoltaici anche sulla cuccia del cane di mia sorella.

 

Ricordate comunque di non firmare mai nessun documento! Ho sentito di alcune persone che, pensando di firmare il modulo del sopralluogo, si sono ritrovati ad aver accettato un contratto (economicamente svantaggioso) senza neppure saperlo! 

 

By Luca Angioi

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30 giugno 2012 6 30 /06 /giugno /2012 08:51

Firma la petizione  WWF contro il carbone!

IL CARBONE FA MALE AL CLIMA: tra tutte le fonti fossili, il carbone rappresenta la principale causa di emissioni di gas serra, il cui aumento esponenziale provoca il cambiamento climatico: nel 2009, nel mondo, il 43% dell'anidride carbonica è stato originato dalla combustione del carbone.

 

IL CARBONE FA MALE ALLA SALUTE: moltissimi studi dimostrano che dalla combustione del carbone si liberano sostanze pericolose per la salute umana. Malattie cardiache e respiratorie, cancro, ictus, sono solo alcuni dei problemi che questo combustibile provoca. Il "carbone pulito" è solo un trucco, perché sappiamo che nessuna tecnologia è in grado, oggi, di azzerare le emissioni dannose per il clima, la salute e l'ambiente.

 

IL CARBONE NON SERVE ALL'ITALIA! il nostro paese, con una potenza installata che già supera i 106 GW, a fronte di una punta massima della domanda di circa 57 GW, ha una sovraccapacità di produzione di energia elettrica tale da costringere le centrali a funzionare a scartamento ridotto. Non abbiamo quindi alcun bisogno di investire in impianti a carbone.

 

DOBBIAMO PUNTARE SU UN DIVERSO MODELLO ENERGETICO centrato sul risparmio, l'efficienza e le fonti rinnovabili. Vogliamo che non si costruiscano più centrali elettriche a carbone e si chiudano quelle esistenti.

 

Chiediamo che il Governo, le Regioni e i Comuni si adoperino in ogni loro atto per porre fine all'uso di una tecnologia del passato, inutile e pericolosa.

 

Vai sul sito del WWF e http://stopcarbone.wwf.it/ e firma la petizione, ti bastano 10 secondi per aiutare a salvare il pianeta in cui viviamo.

 

Ciao a tutti.

 Luca Angioi  NEW SYSTEM srl   Bibione  VE   www.newsystem-online.it

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18 giugno 2012 1 18 /06 /giugno /2012 11:35

Pannelli Radianti a tubi capillari RRI

 

Questo prodotto non necessita di una mia presentazione e siccome ne condivido a pieno caratteristiche e funzionalità, vi lascio leggere direttamente come lo presenta il costruttore RRI:

 RRI-dettaglio.jpg

I pannelli radianti sono costituiti da tubazioni capillari in polipropilene di ridotto diametro 3,35x0,5 mm, con un limitato intersasse tra di loro da 10 a 15 mm. La dimensione dei pannelli può essere adattata per ogni progetto, il collegamento tra i pannelli e i collettori di distribuzione dell'impianto radiante viene generalmente eseguito con tubazioni e raccordi in polipropilene.

I pannelli radianti possono essere installati:

  • a soffitto in 1 cm. di l'intonaco
  • nel controsoffitto metallico
  • nel controsoffitto in cartongesso
  • a parete in 1 cm. di l'intonaco
  • a pavimento in 1 cm. di autolivellante

La resa dei pannelli radianti dipende dalle temperature di lavoro, dal tipo e spessore di ricoprimento.

Principi di funzionamento

La tecnologia dei tubi capillari utilizza lo stesso principio con tubazioni di polipropilene. Avendo un ridotto diametro dei condotti si ottiene un migliore rapporto tra superfici di scambio e massa di fluido. Con la riduzione dei diametri e l'aumento della distribuzione è possibile ottenere la diminuzione sia della temperatura di funzionamento che della massa di fluido coinvolta. Quindi, migliorando l'efficienza dello scambio termico, si ottiene una forte riduzione della quantità di energia necessaria. Il pannello viene generalmente ricoperto con un centimetro di intonaco. Questo consente la messa a regime del sistema in pochi minuti. É in assoluto il sistema di riscaldamento e raffrescamento piú rapido ed efficiente presente sul mercato.

Posizione Superfici Radianti

L'impianto radiante può essere posizionato:

  • nel soffitto: ideale per riscaldamento e raffrescamento
  • nelle pareti: ideale per riscaldamento e raffrescamento
  • nel pavimento: ideale per riscaldamento

Per il riscaldamento tutte e le soluzioni hanno una ottima funzionalità. Per il raffrescamento le rese più elevate si hanno nel soffitto e nella parete, ma dato che l'impianto a parete limita fortemente la libertà d'arredamento viene solitamente preferita la soluzione a soffitto.

.

Riscaldamento Invernale - Soffitto

Durante il periodo invernale l'impianto radiante a soffitto lavora unicamente per irraggiamento, riscalda con lo stesso principio del sole.E' la forma di riscaldamento più naturale. Essendoci una limitata differenza di temperatura tra l'ambiente e la superficie radiante, all'interno delle stanze non si genera stratificazione termica dell'aria. La temperatura della stanza tra il punto più basso e il punto più alto è talmente modesta da non essere percepita.

Raffrescamento Estivo - Soffitto

Nel periodo estivo lo scambio termico dell'impianto radiante a soffitto è molto elevato. L'aria calda, che è più leggera, tende a salire e trovando un soffitto freddo si raffredda velocemente. E' una climatizzazione di tipo naturale senza movimenti d'aria e fastidiosi rumori. Si realizza l'effetto cantina ma senza la sensazione di umidità. Il problema dell'umidità e della formazione di condensa viene risolto dall'impianto di deumidificazione.

Efficienza Energetica

L'impianto radiante RRI, data l'elevata distribuzione delle tubazioni capillari e l'utilizzo dell'intonaco come supporto superficiale di scambio, consente di ridurre la temperature di funzionamento invernale dell'impianto radiante RRI di 10°C rispetto a tradizionali impianti a pavimento, parete o soffitto. Il forte abbassamento delle temperature di funzionamento dell'impianto RRI può migliorare l'efficienza delle sorgenti di calore disponibili anche del 30-40%.

Messa a regime in breve tempo

 

L'elevata distribuzione ed emissività dei pannelli radianti a tubi capillari consentono di avvertire il benessere in pochi minuti dalla sua accensione.A differenza di tutti gli altri sistemi questo é l'unico impianto radiante che permette un utilizzo di tipo discontinuo. Maggiori saranno le coibentazioni dell'abitazione, più rapida sarà la risposta dell'impianto radiante.

Ambienti Salutari & Massimo Comfort

Il nostro organismo scambia calore prevalentemente per irraggiamento, così come l'impianto radiante RRI a tubi capillari. Il principio di trasmissione del calore del corpo umano e dell'impianto radiante sono dunque gli stessi. E' ovvio che il nostro organismo percepisca come "naturale" un impianto di riscaldamento/raffreddamento che lavora principalmente per irraggiamento.

Riscaldamento Invernale

Il corpo umano durante il periodo invernale percepisce in modo molto più gradevole il calore del fuoco di un caminetto (irraggiamento) rispetto ad un soffio soffocante di aria calda. In inverno l’impianto radiante RRI scalda lentamente e uniformemente tutti gli ambienti. L'impianto radiante lavora a basse temperature e non muove l’aria, né la polvere. L’impianto radiante scalda tutto quello che vede, compresi i muri eliminando il problema della muffe.

Quando l’impianto è a installato soffitto non si percepisce “aria calda” in alto e “aria fredda” in basso, la temperatura dell’impianto è talmente modesta che la temperatura dell’aria dentro gli ambienti è praticamente uniforme.

Raffrescamento Estivo

In estate preferiamo il clima mite di una cantina (irraggiamento) rispetto ad un soffio di aria gelida di un condizionatore. L’impianto durante il periodo estivo raffredda l’aria in modo naturale come una vecchia casa dalle mura di pietra. A differenza dei tradizionali condizionatori d'aria, non si sente alcun rumore e non si muove né aria né polvere.

 

Spessore limitato - 1 cm.

I tubi capillari hanno un diametro di 3,35 millimetri, vengono solitamente ricoperti da 1 centimetro di intonaco. L'impianto radiante a tubi capillari RRI é in assoluto il sistema che richiede il minore ingombro possibile.  In fase di ristrutturazione é sempre consiliabile valutare le coibentazioni della struttura esistente ed eventualmente, se fosse necessario interporre del materiale isolante tra i pannelli radianti e i soffitti e/o pareti esistenti.

 

Assenza di manutenzione

Ogni elemento dell'impianto radiante é stato pensato e progettato per non richiedere manutenzioni di tipo ordinario. La presenza dello scambiatore di calore in acciaio inox tra il circuito della sorgente di calore (caldaia, pompa di calore, impianto solare, etc.) e il circuito radiante RRI consente di mantenere pulito l'impianto a tubi capillari senza pericolo di ostruzione durante tutto il suo funzionamento. L'impianto radiante non genera alcun tipo di spiacevole costo programmato a differenza di altri sistemi radianti.

 

By Luca Angioi NEW SYSTEM srl     BIBIONE  -VE-

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15 giugno 2012 5 15 /06 /giugno /2012 09:49

Tutti i commenti pubblicitari verranno rimossi al più presto!!!

 

Il mio blog nasce con la volontà di essere informativo, la pubblicità deve essere fatta in altri luoghi.

 

Gli articoli da me inseriti nella cartella "PRODOTTI NOVITA'" sono selezionati secondo esperienze personali sul campo e si distinguono dalla maggior parte dei prodotti in commercio per soluzioni nuove rivolte ad ottimizzarne il rendimento o migliorarne la funzionalità. Questo comunque non sta ad indicare che nel mercato non possa essere presente un prodotto analogo o migliore commercializzato da altre ditte.

 

Gli articoli del blog non sono pagati da nessuno, scrivo per passione e per diffondere le informazioni nel modo più possibile corretto e neutrale, se devo criticare un prodotto lo faccio perchè lo ritengo giusto.

 

Ho rimosso dei commenti pubblicitari e continuerò a farlo perchè non è coerente con lo spirito del mio blog, quindi non perdete tempo a commentare solo per ottenere pubblicità. Chi ritiene di poter avere prodotti o soluzioni degne di nota mi può contattare e io valuterò se inserire qualche articolo a riguardo.

 

Ciao a Tutti.

 

Luca Angioi    NEW SYSTEM srl    BIBIONE   www.newsystem-online.it 

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12 giugno 2012 2 12 /06 /giugno /2012 13:14

LEGIONELLA: descrizione  e prevenzione.

Conoscere la Legionella:

La Legionella è un batterio di cui sono state identificate oltre 50 specie, il 90% dei casi di legionellosi è però attribuibile alla L.pneumophila che è quindi la specie più pericolosa. Le condizioni più favorevoli alla proliferazione del batterio sono: stagnazione dell’acqua, presenza di incrostazioni e temperatura tra  i 20°C e i 45°C. L’uomo contrae l’infezione attraverso aerosol, cioè quando vengono inalate micro-gocce contaminate da un sufficiente numero di batteri, il momento più a rischio può essere ad esempio durante una doccia calda. La Legionella può far insorgere polmonite e febbre, i tempi di incubazione vanno dalle 24 alle 48 ore nel caso di febbre e dura circa 5-6 giorni ( febbre di Pontiac) , nel caso di polmonite l’incubazione può arrivare a 5-6 giorni con risvolti molto gravi: malessere, tosse, cefalee, sintomi gastrointestinali, cardiologici e neurologici. In questo secondo caso si definisce “malattia del legionario” e nel 5-15% dei casi può essere letale.

 

Prevenire la Legionella:

Esistono almeno 5 modi per contrastare il proliferare della Legionella:

1)   Shock Termico: consiste nell’innalzare la temperatura dell’acqua presente nell’impianto a circa 70 °C per alcuni minuti. Il problema è che è quasi impossibile garantire di innalzare adeguatamente la temperatura in tutte le tubazioni nelle quali scorre l’acqua calda e questo ne compromette la sicurezza, inoltre prelevando acqua durante l’innalzamento di temperatura è possibile scottarsi.

2)   Raggi ultravioletti UV: ha il vantaggio di non utilizzare agenti chimici per il trattamento ma in casi di elevata concentrazione di batteri può non essere sufficiente.

3)   Filtrazione: microfiltri e filtri a membrana sono ottimi contro il passaggio di batteri e altre impurità però, come per il sistema UV, non ha nessuna efficacia se il batterio è già presente nell’impianto.

4)   Ipoclorito:L’ipoclorito è praticamente “Cloro”, ottimo disinfettante ma non sempre efficace in dosaggi contenuti. Ha lo svantaggio di alterare il sapore all’acqua, è abbastanza efficace contro i batteri ma non riesce a prevenirne la proliferazione. Consigliato comunque in piccoli impianti per il buon rapporto prezzo/efficacia, l’Ipoclorito viene venduto in taniche e dosato da una pompa comandata da un lancia impulsi che legge quanta acqua passa e ne dosa il prodotto in modo proporzionale.

5)   Biossido di Cloro: Ha una efficacia molto elevata, ha un potere disinfettante superiore al Cloro e non altera il sapore dell’acqua, è l’unica soluzione che riesce ad agire anche contro il film batterico e quindi previene la formazione dei batteri, agisce più velocemente del Cloro ed è meno corrosivo perché permette dosaggi inferiori. Il costo dell’impianto di dosaggio è superiore ai sistemi che utilizzano Ipoclorito perché il Biossido di Cloro deve essere “creato” sul posto mescolando due agenti chimici che vengono dosati in modo proporzionale attraverso 2 pompe distinte comandate da un lancia impulsi.

 

Cosa dice la Legge:

In Italia esiste il D.Lgs. 81/2000 che regola la sicurezza nei luoghi di lavoro e nelle attività esposte a rischio biologico, inoltre le ASL hanno emanato alcune circolari a riguardo ed è quindi consigliabile chiedere informazioni a loro per evitare sanzioni durante eventuali controlli. Nel caso venga riscontrata la presenza di un batterio di Legionella sono previste sanzioni economiche e misure cautelative che possono arrivare a far chiudere l’attività fino  a che non venga eliminato il batterio dall’impianto.

 

Consigli:

Chi gestisce una attività alberghiera o di ristorazione stagionale è sicuramente più a rischio di altri sia per quanto riguarda i controlli da parte dell’ASL che la possibilità vera e propria di veder proliferare la Legionella. Il batterio infatti si sviluppa più facilemente se l'acqua ristagna per almeno alcuni giorni ad esempio nelle tubazioni che portano l'acqua in alloggi usati in modo non continuativo. Il consiglio è ovviamente quello di prevenire piuttosto che subire eventuali multe o peggio addirittura la chiusura temporanea dell’attività con tutti i disagi che ne possono seguire nell’immediato e nel lungo periodo. Almeno uno dei 5 sistemi elencati precedentemente dovrebbe sempre essere presente in un impianto idrico di un Albergo, campeggio, ecc. Nel caso di nuovo impianto anche una buona filtrazione abbinata ad un sistema UV può rappresentare la soluzione ottimale. Per tutti quelli che invece vogliono prevenire il problema della Legionella su impianti esistenti diventa opportuno scegliere tra il sistema che utilizza Ipoclorito o meglio ancora il Biossido di Cloro.

 

By Luca Angioi    NEW SYSTEM srl   Bibione  VE   www.newsystem-online.it

 

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11 giugno 2012 1 11 /06 /giugno /2012 13:56

CENTRALI A BIOMASSE E DANNI ALLA SALUTE:

Sempre più spesso si parla di centrali a biomasse, recentemente è entrata in funzione anche una “piccola” centrale a biomasse a Villanova di Portogruaro, a soli 25 km in linea d’aria da Bibione, della potenza totale di 113 MW. Le Biomasse sono una bella soluzione per ridurre i costi di riscaldamento soprattutto in ambito residenziale dove le potenze installate si aggirano tra i 10 e i 35 kW (quindi per arrivare ai 113 MW ci vogliono almeno 3000 piccoli impianti da 35 kW).

 

Lo svantaggio delle biomasse è il rilascio in atmosfera di polveri sottili che viaggiano anche per centinaia di km trasportate dal vento. Le biomasse non si possono mettere al bando per questo problema però bisognerebbe almeno limitarne le conseguenze.

 

E’ ovvio che se ci sono 3000 piccoli impianti in uno spazio molto ampio le polveri sottili saranno diluite nell’aria e quindi la loro concentrazione (e quindi pericolosità per la salute) sarà molto bassa. Trovo stupido creare e dare i permessi per realizzare una centrale a biomasse quasi in centro ad un paese e a ridosso di un grande centro abitato come Portogruaro. La cosa peggiore è che poi nessuno ci da sicurezza di cosa venga realmente bruciato in queste centrali a biomassa, quindi per arricchirsi ancora di più potrebbero anche bruciare scarti di dubbia provenienza senza tanti scrupoli.

 

Guardatevi il video intervista allo scienziato Stefano Montanari: http://www.youtube.com/watch?v=RqOQOBu_6JI

 

In 10 minuti vi spiega la pericolosità delle polveri sottili e gli effetti sulla salute. Inoltre fa capire che i tanto decantati filtri di cui queste centrali sono dotate non servono praticamente a niente. Alcune parti del video sono  scioccanti, ci sono immagini di neonati che non sono neppure riuscito a guardare.

 

E’ un pò come il problema delle marmitte catalitiche che con i loro super-filtri riducono le polveri sottili in particolati ancora più piccoli che però , per assurdo, sono ancora più dannosi per la salute (e nessuno ne parla). Queste marmitte servono per proteggere l’ambiente? Servono per proteggere l’uomo? Oppure servono e sono servite solo per rendere ricchi chi le vende?

 

E le centrali a biomasse, perché non possono essere costruite lontano dai centri urbani? Possibile che in Italia e nel mondo chi ha soldi trova sempre il modo di fare quello che vuole?

 

By Luca Angioi

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  • Nato nel 1974, ho sempre vissuto a Bibione. Da oltre 20 anni lavoro nell'azienda di famiglia che si è evoluta nel tempo diventando un punto di riferimento per chi vuole impianti di qualità e soluzioni tecnologiche di alto livello. Hobby? Sci, Foto, Running, Camper. Sono presidente di una nuova rete di imprese: Rete PREGI, le migliori aziende termo idrauliche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ho scritto un articolo per ProntoPro su come negli ultimi anni l'efficienza energetica sia nettamente migliorata grazie alla nuova tecnologia:  https://www.prontopro.it/blog/come-la-tecnologia-ha-migliorato-il-risparmio-energetico/
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