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6 settembre 2022 2 06 /09 /settembre /2022 13:58

Bibione e Lignano, paesi di mare e villeggiatura, sono anche il posto ideale per le Comunità Energetiche!

Grazie alle Comunità Energetiche puoi installare l’impianto fotovoltaico per la tua abitazione da villeggiatura e far rendere l’impianto anche nel periodo invernale.

Risparmia nei consumi estivi e guadagna dal tuo fotovoltaico tutti i giorni dell’anno!

Creare una Comunità Energetica a Bibione o Lignano ora è vantaggioso e, grazie a noi, è anche facile!

Fino a poco tempo fa non sarebbe stato conveniente pensare ad un impianto fotovoltaico per produrre energia elettrica a servizio di una unità abitativa occupata pochi mesi l’anno. Lo scambio sul posto (SSP che a breve sarà abrogato per i nuovi impianti ed entro fine 2024 sarà abolito anche per gli impianti già attivi) paga pochi centesimi al kWh l’energia che produci e immetti in rete.

Come proprietario dell’impianto fotovoltaico (prosumer) di una Comunità Energetica, oltre a risparmiare con l’autoconsumo, potrai beneficiare di un premio globale di 16 centesimi di euro al kWh per l’energia venduta (lo scambio sul posto vale circa 6 centesimi di euro al kWh).

Anche chi non possiede l’impianto fotovoltaico avrà i suoi vantaggi entrando in una Comunità Energetica, come utilizzatore avrà infatti uno sconto di circa 8-10 centesimi di euro al kWh sull’energia consumata se contestualmente immessa in rete dall’impianto fotovoltaico (o anche da più impianti fotovoltaici) che fanno parte della stessa comunità. Entrare in una Comunità Energetica come consumatore (consumer) non comporta alcun costo e non prevede ne obblighi ne vincoli di permanenza.

Sembra difficile? Pensiamo a tutto noi!

 

Noi possiamo installare il tuo impianto fotovoltaico, creare la comunità energetica, monitorare l’energia elettrica prodotta/autoconsumata/venduta/acquistata, manutenere in efficienza il tuo impianto e aiutarti a ridurre i consumi energetici.

 

Vuoi maggiori informazioni su come creare la tua Comunità Energetica a Bibione o Lignano?

 

Scrivici a info@newsystem-online.it o telefonaci allo 0431-439774

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23 dicembre 2013 1 23 /12 /dicembre /2013 11:56

Nel 2013 hanno iniziato ad entrare nel mercato Italiano i primi sistemi di accumulo di energia elettrica per gli impianti fotovoltaici. Ovviamente chiunque abbia un impianto FV è interessato a questa promettente tecnologia perché permette di aumentare la percentuale di energia auto-consumata. Un normale utente dotato del proprio impianto fotovoltaico riesce normalmente ad auto-consumare solo il 50-60%  dell’energia che viene prodotta, con un sistema di accumulo questo valore può arrivare tranquillamente oltre il 90%.

 

Siamo solo all’inizio di quella che sicuramente sarà una tecnologia adottata su  larga scala e infatti per il momento i prezzi sono ancora molto alti e rendono il rientro economico un miraggio. Ho visto alcuni prodotti nelle varie fiere di settore ma i prezzi di un sistema di stoccaggio di energia elettrica completo di pacco batterie e apparati elettronici è normalmente superiore ai 7000/8000 euro al cliente finale. Nel caso di impianti fotovoltaici di nuova installazione la situazione è leggermente più vantaggiosa perché si può utilizzare un sistema dotato di unico inverter in grado sia di caricare le batterie che di trasformare l’energia e renderla disponibile nell’impianto elettrico della propria abitazione, questa soluzione riduce leggermente i costi e anche gli ingombri. Il prezzo è comunque destinato a calare molto rapidamente e si parla di un dimezzamento nei prossimi 5 anni, se poi dovesse arrivare anche qualche incentivo allora la diffusione dei sistemi di accumulo potrà diventare capillare e l’energia rinnovabile ricavata dagli impianti fotovoltaici avrà un nuovo valore aggiunto.

 

Per il momento la soluzione più vantaggiosa per aumentare il proprio autoconsumo è quella di abbinare al proprio impianto dei sistemi di monitoraggio intelligenti in grado di comandare una o più prese wireless che accenderanno automaticamente le varie apparecchiature elettroniche ad esse abbinate. Si potrà quindi attivare un boiler elettrico, un accumulo con pompa di calore, una stufetta, un condizionatore, ecc. Il costo è molto contenuto, hai sempre sotto controllo il funzionamento del tuo impianto fotovoltaico e puoi usare l’energia in esubero in modo intelligente e conveniente, alcune soluzioni le propongo anch’io su www.newsystem-shop.it.

Ciao a tutti.

NEW SYSTEM srl by Luca Angioi

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30 agosto 2012 4 30 /08 /agosto /2012 08:26

Il 27 Agosto 2012 siamo entrati nel Quinto Conto Energia e già ci si chiede quanto durerà, per il momento vediamo quanto può ancora essere conveniente. Mi sono creato un foglio di calcolo per simulare cosa succede per il primo semestre di applicazione del V Conto Energia valutando :

 

1 impianto da 2 kWp EU

1 impianto da 3 kWp EU

1 impianto da 3 kWp con moduli non-europei

1 impianto da 4 kWp EU

1 impianto da 6 kWp EU con autoconsumo al 50%

1 impianto da 6 kWp EU con autoconsumo al 80%

 

V-Conto-Energia-tabella1.jpg

 

Il costo d’impianto (ho riportato un prezzo di mercato di Luglio 2012) è sicuramente destinato a diminuire e questo aiuterà a ridurre i tempi di ammortamento, però bisognerebbe anche considerare almeno la spesa assicurativa che ammonta a circa 70,00 euro anno ogni 3 kWp. Volete essere ancora più pignoli? Inserite nel calcolo le eventuali spese di manutenzione, il costo del prestito bancario e il decadimento di rendimento dei moduli fotovoltaici.

 

Ho volutamente realizzato una tabella semplice e facile da capire giusto per dare un orientamento attendibile a chi si avvicina al fotovoltaico per la prima volta.

 

 

La produzione annuale è indicativa, la produzione reale dipenderà principalmente da:

orientamento, inclinazione, ombreggiamenti e località di installazione ( nord-centro-sud italia).

 

Nella seconda parte della tabella le colonne I-J-K indicano il valore dei premi riconosciuti per kWh, le colonne L-M-N-O riportano il vantaggio economico per ogni anno si funzionamento e la colonna P somma i vari premi e risparmi sulla bolletta evidenziando quindi il guadagno annuale.

 

In quanti anni avrò quindi ripagato il mio impianto fotovoltaico?

 

V Conto Energia tabella2-copia-1 

 

 

Avrete già visto che non ci sono grandi differenze tra le diverse potenze di impianto, il maggior beneficio si ha consumando il più possibile quanto l’impianto riesce a produrre. Infatti, a parità di potenza, se aumento il mio autoconsumo dal 50% al 80% con un impianto da 6 kWp riuscirò a ridurre di almeno 1 anno il tempo di ammortamento. La colonna Q risponde alla fatidica domanda del tempo di ammortamento,

V Conto Energia tabella3

 

 

Diventa quindi sempre più conveniente sostituire la propria caldaia a combustibile fossile (soprattutto se gpl o gasolio) con una moderna pompa di calore elettrica.

 

Con il IV Conto Energia simulazioni del genere portavano ad un tempo di ammortamento di circa 7 anni, quindi ipotizzando un prezzo al kWp installato inferiore a quanto io ho indicato si può dire che il V Conto Energia (almeno per piccoli impianti) non sia così drammatico come poteva sembrare inizialmente.

 

In conclusione ritengo che ad oggi, sia ancora un buon investimento realizzare il proprio impianto fotovoltaico. Dopo il V Conto Energia potremmo raggiungere la GRID PARITY e quindi non verranno più rilasciati altri Conti Energia, approfittatene finche potete, gli incentivi durano o dovrebbero durare ;-) 20 anni.

 

Ciao a tutti.

Luca Angioi   NEW SYSTEM srl  Bibione  VE   www.newsystem-online.it

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7 agosto 2012 2 07 /08 /agosto /2012 08:03

Uno dei prodotti più interessanti nel mercato residenziale del FotoVoltaico è sicuramente il MICROINVERTER, come dice il nome stesso si tratta di inverter di piccola dimensione e potenza, ogni microinverter va installato e abbinato ad ogni singolo modulo. Il vantaggio è che su impianti con problemi di ombreggiamento difficili da gestire o con i moduli fotovoltaici disposti su varie falde con orientamenti diversi, riusciamo ad ottimizzare la resa dell’impianto con importanti aumenti di produttività, inoltre si risparmia spazio in casa perché vengono montati dietro al pannello. 

 microinverter-Enphase3.png

 

La compatibilità tra pannello e micro-inverter non è totale e quindi bisogna affidarsi a chi ha le giuste competenze tecniche per non cadere in grossolani errori.Giusto per darvi una idea ricordate che il microinverter della Enphase (esiste 1 solo modello importato in europa): lavora solo con moduli a 60 celle; accetta moduli con potenza massima da 190Wp a 260Wp; nel lato AC l'imput si ferma a 215Wp continui; non può funzionare con moduli amorfi o a film sottile. Molto importante in questo tipo di impianti sono il dimensionamento dei cablaggi e la distibuzione dei carichi nelle varie diramazioni, errori gravi possono portare alla mancata accensione di alcuni microinverter a causa delle eccessive perdite e relativo innalzamento del voltaggio.

Ogni microinverter ha un MPP ( inseguitore del massimo rendimento) e quindi i moduli con basso rendimento perché sporchi, ombreggiati o difettosi non andranno più a compromettere il rendimento di tutto l’impianto. Ricordate che se un pannello rende 50 Watt invece che 200 Watt, tutti quelli ad esso collegato renderanno 50 Watt, vuol dire che una stringa da 10 moduli renderà 500 Watt invece che 2000 !

microinverter-Enphase2.png

 

Data la grande diffusione che stanno inizando ad avere questi prodotti, si stanno affacciando sul mercato nuovi concorrenti che però on possono garantire la stessa qualità costruttiva e le stesse performance del modello Enphase M215. Primo fra tutti il nuovo micro-inverter Aurora Power One disponibile in due versioni di diversa potenza, oppure ENECSYS con diversi prodotti a catalogo. Il costo del modello Enphase  si aggira sui 150,00 euro cad. + IVA e questa cifra va moltiplicata per il numero di moduli che compongono l’impianto. In situazioni normali, senza problemi di ombreggiamento o di distribuzione dei moduli con orientamenti  tra di loro, i sistemi tradizionali con singolo inverter con 1 o più inseguitori MPP rimangono la soluzione consigliata perchè meno costosa, almeno nel caso che non vi interessi il monitoraggio remoto dell'impianto e neppure avere una garanzia di 25 anni sull'inverter!! ( Power One invece si ferma a 10 anni anche sui suoi micro-inverter). Un inverter "normale" è garantito solo 5 anni e l'estensione massima (che può arrivare a 20 anni) ha un costo che da solo annulla la maggiore spesa rishiesta per realizzare un impianto con i sistemi della Enphase.

 

Il sistema di monitoraggio dei sitemi Enphase è assolutamente ottimo (oltre a non richiedere costi aggiuntivi) e permette di controllare nel dettaglio ed in tempo reale i parametri di funzionamento di ogni singolo pannello e relativo microinverter installato.

 

In definitiva sono prodotti ottimi che si diffonderanno sicuramente in maniera massiccia perché sono l’unica soluzione attualmente disponibile per far rendere bene un impianto anche in presenza di ombreggiamenti dovuti a camini, alberi, ecc. Inoltre consentono di ottimizzare anche impianti non condizionati da ombreggiamenti aumentando la resa in modo reale ( guardate sul sito enphase.com/it gli impianti già funzionanti monitorati in tempo reale) annullando completamente le perdite di rendimento tra pannelli di uguale potenza nominale ma con potenza reale diversa tra loro ( normalmente conosciuto come mismatching).

 

In definitiva: da consigliare vivamente, ATTENZIONE PERO' ALLA NORMATIVA CEI 0-21 per impianti entrati in funzione dopo il 31 giugno 2012 e con potenza superiore ai 3 kWp. Ho partecipato recentemente ad un corso Enphase e stanno lavorando per la compatibilità con questa norma nazionale ma attualmente il loro prodotto (e a quanto pare anche quelli di altri marchi) non soddisfa quanto richiesto dalla CEI 0-21 e quindi chi volesse realizzare un impianto sopra i 3kWp è bene che si informi direttamente in Enphase per avere informazioni dettagliate e aggiornate.

 

Adesso (Agosto 2012) per ovviare al problema di compatibilità CEI 0-21 i Costruttori propongono  un dispositivo esterno che consenta la gestione della potenza attiva e reattiva. Pertanto i microinverter  potranno essere utilizzati su impianti connessi in bassa tensione di taglia superiore ai 3kW, però solamente nei casi in cui il Distributore di rete richieda cosfi uguale a 1 o in combinazione al dispositivo esterno di gestione della potenza attiva e reattiva.

 

By  Luca Angioi

NEW SYSTEM srl   Bibione   VE

www.newsystem-online.it

 

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13 luglio 2012 5 13 /07 /luglio /2012 09:14

L'AAEG ha certificato il 12 Luglio 2012 il raggiungimento della soglia di 6 miliardi di spesa annuale per l'incentivazione agli impianti FV, quindi come previsto scattano i 45 giorni di countdown per il passaggio al V Conto Energia che entrerà ufficialmente in vigore dal 27 Agosto 2012.

 

Con il quinto conto energia gli incentivi si riducono e cambia anche il tipo di premio che prevede un importo "omnicomprensivo" e uno per "l'autoconsumo". Per Omnicomprensivo si intende un importo che comprende il premio del GSE e la quota di vendita che veniva accreditata dall'Enel per l'energia immessa in rete.

 

Per fare un esempio, chi farà un impianto da 3 kWp con il quinto conto energia riceverà nel primo semestre di applicazione 208 € /MWh per l'energia immessa in rete e 126 €/MWh per l'energia autoconsumata. Per altri dettagli vi rimando alla pubblicazione ufficiale dove a pag 32 sono riportati gli incentivi.link

 

Rimangono i premi per gli impianti con componenti realizzati unicamente all'interno dei paesi UE/SEE, seguendo il link sopra indicato li trovate da pagina 11, art.5 lettera a), se l'impianto è realizzato entro il 31/12/2013 la maggiorazione è di 20€/MWh e poi andrà scalando. Dal 2014 è indicato un premio che....visto come vanno le cose in Italia è anche inutile parlarne perchè forse saremo già nel sesto o settimo conto energia.

 

Per quanto riguarda "impianti integrati con caratteristiche innovative" gli incentivi sono riportati da pagina da pagina 34.

Da pagina 36 trovate anche gli incentivi per gli impianti a concentrazione.

 

Altra novità importante del quinto conto energia è l'obbligo di iscriversi al "registro" ( leggete da pagina 9) articolo 4 per gli impianti sopra i 12 kWp con ovvie conseguenze sui maggiori costi da sostenere.

 

Volete sapere se conviene ancora installare un impianto fotovoltaico? leggete V Conto Energia, conviene ancora?

 

L'unica consolazione è che più abbassano gli incentivi e più cala il costo dei moduli. A testimonianza che la speculazione è presente in tutti i settori, basta ricordare i decoder per il digitale terrestre, con gli incentivi costavano 150,00 euro e subito dopo sono scesi fino a raggiungere i 30,00 euro.

 

Ciao a tutti.

 

Luca   NEW SYSTEM srl   BIBIONE   VE    www.newsystem-online.it

 

 

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7 luglio 2012 6 07 /07 /luglio /2012 11:46

Fotovoltaico ENEL Green Power:  proposta indecente!

Un conoscente mi ha portato un foglietto stilato da un fantomatico venditore di impianti fotovoltaici di Enel Green Power, loro lo chiamano “ scheda di fattibilità impianti”.

ENEL scheda fattibilità

Premetto che non voglio fare di tutta un erba un fascio, spero che in giro per l’Italia ENEL Green Power abbia dei venditori seri, però mi sembra opportuno mettere in luce un modo di approcciare il cliente al quanto discutibile.

 

Questo venditore del quale indico solo il nome “Giuseppe”, ha compilato parzialmente la sua bella scheda ma i pochi dati che ha scritto sono difficilmente riconducibili a situazioni reali. Le uniche cose che si capiscono bene sono: il cliente oggi consuma 4.100 kWh anno e spende circa 900,00 €uro in bollette elettriche; l’impianto fotovoltaico ipotizzato è di 4,00 kWp con moduli europei.

 

Facendo due calcoli Giuseppe ha ipotizzato che l’impianto proposto  produca mediamente  4.034 kWh ogni anno e quindi l’incentivo del GSE ammonterà a € 12.088,00.

Fin qui tutto normale.

 

Ora però “Giueppe” parte con mirabolanti calcoli economici dove l’impianto ipotizzato dovrebbe consentire un risparmio in bolletta di € 16.200,00 !!!

 

ENEL scheda fattibilità dettaglio

A questo punto ho cambiato calcolatrice pensando che la mia fosse difettosa, ma se il Cliente spende oggi € 900,00 ogni anno x 12 anni farebbero €  10.800,00 , come può risparmiare altri € 5.400,00 ?  

 

Forse “Giuseppe” ha qualche conoscenza in ENEL e quindi al cliente l’energia immessa in rete gli viene pagata oltre il suo valore.

 

Addirittura dal 13° al 20° il risparmio in bolletta arriverebbe a € 21.000,00 !!!

A questo punto credo che la calcolatrice di “Giuseppe” sia rotta, quindi se lo vedete in giro avvisatelo!

 

Qualcuno magari gli ha detto che ogni 6 mesi l’energia elettrica aumenta e lui per non sbagliare si tiene largo: “cosa cè di male nel dare un po’ di speranza di risparmiare cifre importanti a qualche povero uomo” avrà pensato Giuseppe.

 

Facendo gli ultimi 2 calcoli scopro che con un impianto da 4 kWp in 25 anni il cliente guadagnerà addirittura oltre € 77.000,00 !!! Fantastico, anche perchè leggendo la scheda non risulta da nessuna parte che io l'impianto lo devo neppure pagare, quindi sono 77.000 mila euro puliti!

 

Purtroppo questa è solo una scheda di fattibilità e non riporta neppure il mio nome, però se Giuseppe mi giura che  quello che ha scritto è vero e in caso contrario paga di tasca sua tutta la differenza,  gli faccio fare impianti fotovoltaici anche sulla cuccia del cane di mia sorella.

 

Ricordate comunque di non firmare mai nessun documento! Ho sentito di alcune persone che, pensando di firmare il modulo del sopralluogo, si sono ritrovati ad aver accettato un contratto (economicamente svantaggioso) senza neppure saperlo! 

 

By Luca Angioi

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9 giugno 2012 6 09 /06 /giugno /2012 08:46

IL V CONTO ENERGIA DOPO LA CONFERENZA STATO-REGIONI del 6 giugno 2012.

Mercoledì pomeriggio, 6 giugno, a Roma.


L’incontro stato-regioni si è concluso con segnali di apertura da parte del Governo che dovrà adesso integrare nel testo le richieste avanzate dalle Regioni. Le bozze del V conto energia hanno preoccupato molto il settore del fotovoltaico e questa revisione sembra dare uno spiraglio di continuità ad un settore sempre minacciato da norme e leggi create da una notte all’altra senza la minima lungimiranza.

 

In sintesi cosa “dovrebbe” essere integrato nel V conto energia:

  • Innalzamento del tetto di spesa per gli incentivi che dovrà passare dai 500 mln/anno ai 749 mln/anno;

 

  • Entrata in vigore del nuovo decreto dal 1° ottobre 2012, ma solo se  il costo degli incentivi avrà raggiunto, a tale data e da almeno 30 giorni, i 6 miliardi annui stanziati dal IV° Conto Energia;

 

  • Iscrizione al Registro solo per gli impianti superiori ai 100 kWp e un cap di 50 mln/anno a semestre con tariffe a calare proporzionalmente per i semestri successivi;

 

  • Esclusione dal Registro per diverse categorie di impianto:

              - impianti a concentrazione e con caratteristiche innovative..

               -impianti su edifici e e aree delle Pubbliche Amministrazioni

               -impianti realizzati in sostituzione di eternit  fino a 100 kWp.

                -impianti ricostruiti su edifici…situati nelle zone terremotate …

  • Innalzamento di 3 centesimi di euro  al kWh delle tariffe per gli impianti Made in Europe che utilizzino materiali realizzati almeno all’80% in EU e per gli impianti realizzati in sostituzione di eternit.

 

  • Rialzo delle tariffe per gli impianti sotto i 20 kWp;

 

  • Semplificazione dei procedimenti burocratici per accedere al Registro;

Per essere aggiornato leggi FOTOVOLTAICO: V Conto Energia dal 27 Agosto e per sapere quanto conviene installare un impianto Fv con il quinto conto energia leggi V Conto Energia, conviene ancora?

 

 

By Luca Angioi   NEW SYSTEM srl  Bibione   VE   www.newsystem-online.it

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13 aprile 2012 5 13 /04 /aprile /2012 21:28

Invito tutti a manifestare il 18 aprile a Roma e ad aderire all’iniziativa scrivendo a: energia@legambiente.it (Aderisco alla manifestazione del 18 aprile - Salviamo il futuro delle rinnovabili).

 

Con il secondo conto energia abbiamo reagalato soldi a multiazionali estere che hanno investito e devastato il nostro paese approffitando della stupidità delle leggi Italiane e di tutta l'attuale classe politica ( e le famiglie Italiane pagheranno per 20 anni bollette più alte per colpa loro mentre i benefici economici andranno all'estero). 

 

Il terzo conto energia è morto dopo pochi mesi e il quarto conto energia è ora in fin di vita, probabilmente non arriverà a superare l'estate 2012.

 

Il governo continua a cambiare regole e incentivi sul settore del fotovoltaico causando instabilità e sfiducia nelle aziende e negli utenti finali. Prima di fare leggi in modo approssimativo e insensato dovrebbero ragionarci molto di più e consultando gente competente in materia. I Conti Energia hanno vita brevissima e vengono sostituiti senza il tempo sufficiente ad adeguarsi. Per maggiori informazioni www.legambiente.it

 

by Luca Angioi   NEW SYSTEM srl   Bibione  VE

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11 aprile 2012 3 11 /04 /aprile /2012 21:43

Il IV Conto Energia sembra essere giunto al capolinea, entro il prossimo mese scatterà la clausola di salvaguardia perché il costo dedicato alla “green energy” avrà raggiunto la soglia dei 9 miliardi.

In Internet si trovano  infatti le prime bozze del Quinto Conto Energia, che dovrebbe sostituire il precedente dal prossimo maggio ed entrare in vigore da luglio in poi. Le nuove regole sugli incentivi saranno ancora più drastiche, e si pronostica già che il settore fotovoltaico ne risentirà in maniera piuttosto grave. Già oggi molti clienti informati iniziano ad avere paura a investire per un proprio impianto fotovoltaico. In questo articolo non parlerò delle bozze che girano in rete perché ritengo inutile fare ulteriore allarmismo senza per altro avere dati certi da divulgare. Quasi sicuramente le tariffe e i tetti di spesa saranno ulteriormente ribassati e probabilmente verrà creato un registro obbligatorio anche per i piccoli impianti.

In Italia purtroppo siamo governati da gente che non è capace a pianificare azioni a lungo termine, capita raramente che abbiano buone idee e quando questo succede le fanno durare il meno possibile. Il Terzo Conto Energia è stata una catastrofe, nato con le migliori intenzioni e morto dopo 3 mesi a rimpiazzato dal Quarto Conto Energia creando subito una enorme sfiducia in che voleva investire nel fotovoltaico e un blocco immediato delle installazioni. In questi anni molte aziende sono nate e cresciute grazie al Fotovoltaico, tante sono riuscite a sopravvivere al Quarto Conto Energia e spero che il Quinto Conto Energia non ne decreti la fine con conseguenze a catena anche per i tantissimi dipendenti che lavorano nel settore e le loro famiglie.

Il sole è la migliore fonte di energia naturale che abbiamo a disposizione.

 

aggiornamento del 11/04/2012:

 

22 associazioni di settore, tra cui ISES ITALIA e Kyoto Club, hanno interpellato i responsabili dei Ministeri dello Sviluppo Economico, Ambiente e Politiche Agricole, per discutere sulle prospettive e i rischi che emergono dalle bozze in circolazione sul V Conto Energia.
Le associazioni hanno richiesto in particolare la semplificazione delle procedure, la riduzione drastica del sistema dei registri (esteso agli impianti fino a 3 kW) e l’eliminazione di tutti gli oneri impropri e di tutte quelle voci di costo che impropriamente sono caricate sulla bolletta elettrica.
Se non sono state date risposte ufficiali e immediate, l’esito dell’incontro è stato quello di sensibilizzare fortemente i politici in merito alla necessità di convocare un tavolo di consultazione tecnica con tutte le associazioni interessate, prima di far uscire qualsiasi bozza di testo.  

 

fonte: www.domotecnica.it 

 

By Luca Angioi   NEW SYSTEM  srl  Bibione   VE

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20 febbraio 2012 1 20 /02 /febbraio /2012 22:27

Fotovoltaico: con gli incentivi ridotti oggi conviene di più

Gira voce che sia più conveniente il fotovoltaico oggi rispetto a 3-4 anni fa. Io lavoro nel settore dal 2009 e ho iniziato a studiarlo dal 2006 ma sinceramente quanto scritto da “salvagente.it” e riportato su molti altri siti mi sembra veramente una propaganda mediatica. Io sono favorevole al fotovoltaico, ne ho uno in Azienda e uno a casa dei miei genitori, io sto ristrutturando e a breve spero di poter realizzare anche il mio. La verità e che i tempi di ammortamento oggi sono leggermente più brevi rispetto al 2008 però dire che in meno di 6 anni l’impianto da 3 kWp si ripaga è un po’ una forzatura. Facciamo i conti con i dati che loro forniscono:

costo impianto 10.000 /rendimento annuo 1.600 = 6,25 anni

A questi soldi dobbiamo però aggiungere la spesa in 10 anni dell’assicurazione che incide almeno per 80 euro anno  e quindi il tempo di ammortamento arriva a 6,75 anni. Quindi in 10 anni non avete mai avuto bisogno di un intervento tecnico neppure per la pulizia dei moduli? Perché chi fa le simulazioni sui rendimenti non tiene mai conto delle spese di manutenzione? Credete veramente che la maggior parte degli inverter possa funzionare senza problemi per 20 anni? Gli interessi bancari non andrebbero conteggiati?

Diciamo che sia comunque credibile un tempo di rientro di 7 anni però, guardando quanto si guadagna nei 20 anni di esercizio dell’impianto, il più ricco diventa chi ha fatto l’investimento nel 2008 ( a meno che no sia più sfortunato con le rotture). Perchè i dati usati per i calcoli pubblicitari ipotizzano sempre un impianto rivolto a SUD con buona inclinazione e senza  eventuali ombreggiamenti e senza nessuna spesa di manutenzione?

Volete l’impianto fotovoltaico?

Fatelo pure e ve lo consiglio anch’io ma chiedete almeno 3 preventivi, ascoltate chi viene a farVi le proposte e fate le domande senza paura. A parità di materiali (monocristallino e policristallino sono praticamente equivalenti) e di potenza non possono esserci significative differenze di produzione, non acquistate l’impianto solo perché Tizio vi dice che il suo impianto rende il 10% più di quello di Caio. Chiedete spiegazioni per qualunque dubbio che avete, fatevi lasciare più documentazione possibile e cercate riscontro su internet. Ormai i Venditori (per Venditore intendo proprio la  categoria di chi ha il solo compito di vendere porta a porta e vive di provvigioni, a volte non è neppure dipendente della ditta per la quale si presenta) vendono gli impianti a kWp senza neppure vedere quanto è grande il Vostro tetto e magari non sanno neppure da che parte è il sud! Abbinare correttamente Inverter e Moduli è importantissimo ma è proprio qui che spesso ci sono grossolani errori.

Vi riporto ora in sintesi quanto potete trovare andando su www.salvagente.it:(...) l’investimento adesso è più conveniente di prima.
Se gli incentivi sono calati, infatti, i prezzi degli impianti sono scesi ancora più velocemente. Nel 2008 un piccolo impianto da 3kW si pagava 6.500-7.000 euro al kW (installato “chiavi in mano”), a maggio 2011 i prezzi si aggiravano sui 3.500-4.200 euro, ora, siamo tra i 3.200 e i 3.700 euro per kW.

Diminuiti i tempi di ritornoNella pratica questo significa che, essendo minore la spesa per l’impianto, anche con gli incentivi ridotti, i tempi di ritorno si sono accorciati: per un piccolo impianto da 3 kW un paio d’anni fa si parlava di 8-9 anni per rifarsi della spesa, oggi mediamente i tempi di ritorno dell’investimento si aggirano sui 5 anni e mezzo e al Sud si riesce a scendere fino a 4 e mezzo.

(...) abbiamo ipotizzato investimenti per impianti su edificio da 3 kW e da 20 kW: un taglio, il primo, sufficiente per un appartamento; il secondo, più comune in piccoli condomini (6-7 appartamenti, capannoni, piccole aziende).
In tutt’e due i casi ipotizziamo che gli impianti possano entrare in esercizio nel primo semestre del 2012 e che siano realizzati in regime di scambio sul posto, ossia: si prende la tariffa incentivante del conto energia su tutta l’energia prodotta, che la si consumi o meno, e in più si ha un risparmio in bolletta dato dall’autoconsumo o dall’energia in eccesso che si rivende alla rete a prezzi di mercato.

I costi medi per kW installato I costi medi per kW installato, considerati facendo una media delle rilevazioni compiute da Qualenergia.it, sono di circa 3.400 euro per gli impianti da 3 kW e scendono fino a circa 2.500 per impianti da 20 kW. Indicativamente dunque un impianto da 3 kW viene a costare intorno ai 10mila euro, mentre un impianto da 20 kW circa 50.500. Cifre importanti per le quali però si può comunque sempre ricorrere a finanziamenti bancari: i tassi praticati al momento sono attorno al 7-7,5% per gli impianti più piccoli e attorno al 5% per quelli da 20 kW.

Quanto si risparmia La resa dell’investimento d’altra parte è sicura e attraente.
A Milano l’impianto da 3 kW tra incentivo e risparmio in bolletta rende circa 1.600 euro l’anno: in 20 anni fanno oltre 32mila euro, che a Roma grazie al sole più cocente diventano circa 40mila e a Palermo 44mila….

By Luca Angioi   NEW SYSTEM srl   Bibione VE

www.newsystem-online.it

 

nota: quanto scritto è un parere puramente personale.

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  • Nato nel 1974, ho sempre vissuto a Bibione. Da oltre 20 anni lavoro nell'azienda di famiglia che si è evoluta nel tempo diventando un punto di riferimento per chi vuole impianti di qualità e soluzioni tecnologiche di alto livello. Hobby? Sci, Foto, Running, Camper. Sono presidente di una nuova rete di imprese: Rete PREGI, le migliori aziende termo idrauliche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ho scritto un articolo per ProntoPro su come negli ultimi anni l'efficienza energetica sia nettamente migliorata grazie alla nuova tecnologia:  https://www.prontopro.it/blog/come-la-tecnologia-ha-migliorato-il-risparmio-energetico/
  • Nato nel 1974, ho sempre vissuto a Bibione. Da oltre 20 anni lavoro nell'azienda di famiglia che si è evoluta nel tempo diventando un punto di riferimento per chi vuole impianti di qualità e soluzioni tecnologiche di alto livello. Hobby? Sci, Foto, Running, Camper. Sono presidente di una nuova rete di imprese: Rete PREGI, le migliori aziende termo idrauliche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ho scritto un articolo per ProntoPro su come negli ultimi anni l'efficienza energetica sia nettamente migliorata grazie alla nuova tecnologia: https://www.prontopro.it/blog/come-la-tecnologia-ha-migliorato-il-risparmio-energetico/

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