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17 agosto 2023 4 17 /08 /agosto /2023 09:37

Caldaia o non caldaia? Questo è il problema!

Il nuovo dubbio (quasi) amletico già affligge milioni di abitanti in tutta Europa.

In questi mesi si stanno delineando le nuove direttive che prevedono l’abbandono delle caldaie a gas/gasolio entro il 2029 a favore dei generatori che non utilizzano combustibili fossili.  Dal 2030 tutte le case esistenti dovranno essere almeno in classe F ed entro il 2033 tutte le case dovranno essere almeno in classe E!

Nei prossimi anni, forse anche solo mesi, la comunità europea vieterà gli incentivi per la sostituzione di una caldaia con un’altra caldaia rendendo di fatto sconveniente fare questa scelta. Inoltre, se continuerai a scaldare casa tua con una caldaia la classe energetica della tua abitazione potrebbe non soddisfare i requisiti minimi pretesi dalla comunità europea e il tuo immobile sarà di fatto svalutato.

Le nuove Pompe di Calore (PDC) sono quindi destinate a sostituire la vecchia caldaia?

Il futuro è segnato, già a breve termine le caldaie saranno soppiantate dalle Pompe di Calore (PDC). I motivi principali che stanno decretando l’abbandono dei generatori a gas e gasolio sono sicuramente di livello ecologico: inquinamento e cambiamento climatico ormai spaventano tutti ma, anche la politica ha le sue ragioni. Non vogliamo e non possiamo più dipendere da paesi esteri per l’approvvigionamento dei combustibili fossili.

Le Pompe di Calore hanno ormai raggiunto livelli di efficienza incredibili, utilizzano energia elettrica che può essere prodotta nel pieno rispetto dell’ambiente con le centrali idroelettriche, grandi parchi fotovoltaici ed eolici, ecc.. Inoltre, sempre più abitazioni hanno impianti fotovoltaici sul tetto in grado di generare annualmente più energia di quanta ne consumano. Unendo il risparmio energetico garantito dalle PDC all’energia prodotta in modo green otteniamo degli impianti a bassissimo impatto ambientale che riscaldano gli edifici offrendo un notevole risparmio energetico ed economico.

Eliminando la caldaia puoi anche pensare di sostituire il piano cottura con uno elettrico, in questo modo potrai abbandonare completamente il gas e chiudendo per sempre il contatore smetterai finalmente di pagare tutti i costi fissi che trovi in bolletta.

Quanti tipi di Pompe di Calore (PDC) esistono?

Purtroppo il termine PDC è troppo generico per identificare da solo a quale macchina facciamo riferimento, parlando di tecnologia il termine PDC identifica di fatto un sistema dotato di circuito frigorifero in grado di raffreddare ma soprattutto riscaldare.

Senza entrare troppo in tecnicismi possiamo classificare le PDC nelle seguenti macro categorie:

  1. PDC aria/aria mono o multi-split, i classici condizionatori che ormai tutti abbiamo in casa, in negozio, in ufficio che utilizziamo per il raffrescamento e spesso anche per il riscaldamento degli ambienti.
  2. PDC aria/acqua splittate o monoblocco per il riscaldamento delle abitazioni tramite appositi terminali (radiatori, ventilconvettori, impianti radianti) nei quali circola appunto acqua.
  3. PDC aria/acqua per riscaldare l’acqua ad uso sanitario, ad esempio l’acqua per lavarci.
  4. PDC acqua/acqua per uso geotermico o per acqua di falda.

Posso sostituire anch’io la mia vecchia caldaia con questa nuova tecnologia?

La PDC può quasi sempre sostituire efficacemente la vecchia caldaia ma bisogna sempre studiare bene l’abbinamento di questa tecnologia con la parte di impianto esistente che verrà riutilizzata.

  1. Casa con impianto radiante a pavimento? Fattibilità al 100%
  2. Casa con ventilconvettori? Fattibilità al 90%
  3. Casa con radiatori e distribuzione a collettore? Fattibilità al 80%
  4. Casa con radiatori e distribuzione monotubo? Mission Impossible!
  5. Condominio con impianto centralizzato? Da valutare caso per caso.

Come scegliere la PDC?

Evitate il fai da te! L’abbinamento PDC/impianto deve essere valutato da un tecnico con provata esperienza nel settore ma, leggendo quanto segue, sarete almeno in grado di capire cosa vi viene proposto. In commercio esistono centinaia di prodotti diversi e non esiste il prodotto migliore in assoluto, esiste però il prodotto migliore per il vostro impianto. Avete trovato un tecnico che oltre al preventivo vi rilascia una relazione completa e chiara descrivendo il tipo di intervento, il costo di gestione e vi fa anche il piano di rientro economico dell’investimento? siete in buone mani!

 

Cosa deve valutare il tecnico che ti propone un impianto con PDC per sostituire la caldaia?

Fabbisogno energetico:

Questo dato è fondamentale per evitare errori nell’abbinamento PDC/impianto/abitazione. Una PDC troppo grande continuerà ad accendersi e spegnersi infinite volte, avrà alti consumi e una vita breve. Una PDC troppo piccola rimarrà sempre accesa cercando invana di raggiungere la temperatura richiesta.

Temperatura di funzionamento dell’impianto:

30-35°C è la temperatura di funzionamento di un impianto radiante a pavimento, anche nei sistemi radianti a parete o soffitto le temperature medie di progetto sono similari.

45-50°C è la temperatura minima solitamente usata in impianti a ventilconvettori in situazioni normali.

50°-60°C sono richiesti dai radiatori, se ben dimensionati, per garantire un buon comfort abitativo.

70°-80°C servono a volte in impianti a radiatori sottodimensionati e/o con distribuzione monotubo e/o in abitazioni senza alcun isolamento termico.

L’aumento della temperatura di mandata richiesta dall’impianto incide negativamente sul rapporto energia resa/energia consumata della PDC e non tutte le macchine sono in grado di funzionare a temperature di mandata superiori ai 55/60°C. La stessa PDC installata in un impianto ad alta temperatura (esempio a radiatori) avrà delle rese notevolmente più basse di una PDC installata in un impianto a bassa temperatura (esempio a pavimento radiante).

Per questo può capitare che, per migliorare la resa stagionale di una PDC abbinata ad un impianto a radiatori, si proponga la contestuale sostituzione dei corpi scaldanti. I nuovi radiatori, dimensionati per funzionare a temperature più basse, garantiranno un netto miglioramento delle prestazioni energetiche ottenendo così una minor spesa annuale per il riscaldamento della propria abitazione.

Consumi e spesa annua:

Sapere quanto spendi oggi è importante per valutare la convenienza o meno della nuova proposta, una PDC costa molto di più di una caldaia e necessita di diversi componenti aggiuntivi che ne fanno lievitare ulteriormente il prezzo. Fortunatamente ci sono diverse forme di incentivo dalle quali attingere per ridurre la spesa ma l’investimento iniziale è comunque importante.

Quanto consumi ogni anno per il riscaldamento con l’attuale caldaia?

Meno di 1000 euro all’anno? difficilmente l’investimento per togliere la caldaia e mettere una PDC si ripagherà nel tempo, potrai farlo per una scelta etica ed ecologica ma sicuramente dal punto di vista economico non avrai vantaggi tangibili.

Dai 1500-2500 euro all’anno? si può iniziare ad avere un ritorno economico entro i 10 anni, installando una PDC di buona qualità avrai un sicuro risparmio economico e potrai vantarti di aver fatto una scelta ecologica.

Sopra i 2500 euro all’anno? Hai aspettato anche troppo, cambia la caldaia con una PDC e farai i salti di gioia vedendo quanto risparmierai ogni anno, la spesa si ripagherà in pochissimo tempo e tutto il pianeta ti ringrazierà.

spazio a disposizione:

Le PDC, al contrario delle semplici caldaie murali, hanno bisogno di spazio per poter installare tutti i componenti necessari al corretto funzionamento dell’impianto.

Avremo quindi bisogno di trovare lo spazio per un puffer, questo contenitore d’acqua calda ad uso tecnico, collegato all’impianto di riscaldamento dovrà garantire alla PDC di poter scaricare la potenza in eccesso evitando troppi spegnimenti della stessa.

Per l’acqua calda avremo bisogno di un bollitore, anche questo è un contenitore di acqua calda ma con caratteristiche specifiche per l’uso sanitario. Il bollitore è necessario con le PDC perché, al contrario delle caldaie domestiche, offre una potenza insufficiente al riscaldamento istantaneo oltre che una lentezza di messa a regime non compatibile con richieste brevi e immediate.

Nel caso lo spazio sia molto limitato, esistono già oggi diverse soluzioni monoblocco da esterno o soluzioni da incasso che non rubano spazio all’interno dell’abitazione. Queste soluzioni avranno maggiori dispersioni termiche ma almeno consentiranno di installare le PDC anche a chi vive in un appartamento o in case con troppo spazio disponibile.

Comprata, installata e…

Complimenti, hai fatto il grande passo, hai smesso di consumare combustibili fossili dimostrando il tuo grande interesse per l’ambiente e per le generazioni future, tutto funziona apparentemente bene ma…

Stai consumando quanto promesso?

La tua PDC è veramente ottimizzata per rendere al massimo con il tuo impianto di riscaldamento?

La tua casa è abbastanza calda?

Il post vendita e soprattutto il monitoraggio remoto con le PDC è fondamentale, anche quando tutto sembra funzionare correttamente ci possono essere ampi margini di miglioramento e di risparmio. Grazie al monitoraggio remoto siamo in grado di ottimizzare tutte le fasi di funzionamento del tuo impianto limitando e gestendo in modo ottimale accensioni e spegnimenti, sbrinamenti, temperature di funzionamento e tutti gli eventi che possono compromettere il rendimento energetico stagionale del tuo impianto e il confort di casa tua.

 

Vuoi una consulenza studiata appositamente per te?

Chiama direttamente Rete PREGI o l’Azienda retista a te più vicina, rimarrai sorpreso dal livello di preparazione e dell’etica dei tecnici che fanno parte dell’unico gruppo che riunisce i migliori Professionisti del Risparmio Energetico e Gestione Impianti del Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale.

 

Rete PREGI, installatori per passione!

Testo originale di Luca Angioi, riproduzione vietata.

 

 

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1 febbraio 2012 3 01 /02 /febbraio /2012 15:42

Una breve GUIDA per leggere e capire i principali DATI TECNICI delle CALDAIE

 

TIPOLOGIE DI CALDAIE:

 1) LE CALDAIE A TIRAGGIO NATURALE: In caso di caldaia con camera aperta, cioè atmosferica, prelevano l’aria dall’ambiente in cui sono installate e scaricano i fumi direttamente all’esterno ed è quindi necessario prevedere dei fori di adeguate dimensioni per garantirne il corretto funzionamento. In ogni caso la caldaia non può mai essere installata nei garage, nei box, nelle rimesse e in generale negli ambienti dove c’è più pericolo di incendio.

 

2)LE CALDAIE A CAMERA STAGNA: In queste caldaie la combustione avviene in una camera isolata dal resto dell’ambiente, è quindi dotata di un elettroventilatore che preleva l’aria dall’esterno e che forza i fumi di scarico verso il camino. La caldaia a camera stagna con tiraggio forzato garantisce la sicurezza degli ambienti domestici, in quanto non permette ai fumi di travasare negli ambienti interni. Le caldaie a camera stagna sono più evolute, sicure ed efficienti rispetto a quelle a tiraggio naturale.

 

3) CALDAIA A CONDENSAZIONE: Evoluzione dei modelli a camera stagna dai quali eredita le caratteristiche sopra indicate. Attualmente sono le più efficienti e permettono notevoli risparmi che variano però a seconda del tipo di impianto al quale vengono abbinate ( vedi il mio articolo in questo Blog : quando una caldaia a condensazione condensa..). Il loro rendimento inoltre aumenta ai bassi regimi, rispetto ad una caldaia normale possono far risparmiare fino al 40%. Leggi l'articolo Caldaie a Condensazione .

 

CLASSE ENERGETICA “STELLE” CEE 92/42:

Le caldaie sono classificate secondo la loro efficienza energetica, ossia quanta energia trasferisce all’acqua che va nei tubi (D.P.R. 660/96). Il regolamento determina, in base alla potenza nominale, quattro classi di rendimento delle caldaie:

 

a 1 stella*    Non consigliate (Tiraggio naturale con fiamma pilota)

a 2 stella**   Non consigliate (Tiraggio naturale senza fiamma pilota)

a 3 stella***  Le caldaie a 3 stelle offrono un  buon risparmio energetico  (Camera Stagna)

a 4 stella ****Le caldaie a 4 stelle offrono un altissimo risparmio energetico (Condensazione)

 

CLASSE NOx :

Gli elementi inquinanti prodotti dalla combustione del gas naturale sono soprattutto sostanze incombuste principalmente ossido di carbonio e ossidi di azoto. La norma UNI EN 297 prevede una classificazione degli apparecchi a gas secondo 5 "classi" di emissione (concentrazione in mg/kWh di potenza installata) in base al valore medio di NOx prodotti.

classe NOx    mg/kWh     ppm    

1                                260           147    

2                                200        113    

3                                150              85       

4                                100              57    

5                                   70             40

Ai sensi del DPR 551/99, solo una caldaia a gas che rientra nella "classe 5" di emissione di NOx (ovvero con emissioni pari o inferiori a 70 mg/kWh) può essere definita "ecologica".

 

PRODUZIONE ACS ΔT 30°C :

Questo valore dipende  principalmente dalla potenza della caldaia e dall’accumulo di cui eventualmente è dotata. La sigla “ΔT 30°C” indica la differenza tra l’acqua fredda in ingresso alla caldaia e l’acqua calda che può produrre. Quindi se l’acqua arriva a casa Vostra a 15°C verrà scaldata fino a 45°C prelevando i litri indicati nella scheda tecnica.

 

POTENZA ELETTRICA ASSORBITA:

Indica il consumo elettrico di schede elettroniche, ventilatori, servomotori e pompe. Le migliori caldaie hanno valori molto bassi, è un dato spesso trascurato ma molto importante e ci possono essere importanti differenze tra modelli apparentemente simili. La maggior parte del consumo è dovuto alla pompa di circolazione che da sola può consumare 100W.

 

By Luca Angioi

NEW SYSTEM srl  Bibione  VE

www.newsystem-online.it

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9 gennaio 2012 1 09 /01 /gennaio /2012 21:52

10) UNA CALDAIA A CONDENSAZIONE…

 

a) In realtà non condensa mai.

b) Condensa sempre.

c) Condensa se la T° di ritorno non è eccessivamente alta.

 

In una caldaia a condensazione i fumi vengono raffreddati fino a condensare, in questo modo si riesce a ridurre notevolmente lo spreco di calore evacuato attraverso il camino e sopratutto si recupera il calore dell'acqua contenuta nell'aria usata nella combustione.

 

Vi siete mai chiesti perchè ci sono caldaie a condensazione da poco più di mille euro e caldaie a condensazione da oltre 5000 €uro? Magari sono entrambe addirittura della stessa marca.

 

Quali differenze possono esistere per giustificare una tale differenza di prezzo?

 

Innanzitutto, come per la totalità dei prodotti in commercio, il principale responsabile della differenza di prezzo è sempre e comunque la qualità dei materiali utilizzati. Sulla carta due caldaie con corpo in alluminio sono descritte nello stesso modo ma spessori e qualità di costruzione possono nascodere differenze notevoli, allo stesso modo anche tutti i componenti secondari mostreranno scelte a volte eccessivamente risparmiose nei prodotti da prezzo.

 

Altra causa di innalzamento dei costi è l'elettronica, io non sono per l'esasperazione di logiche automatiche e complicazioni di programmazione ( in molti casi inutili o addirittura controproducenti) però una caldaia con elettronica evoluta, abbinata a una pompa di circolazione a giri variabili e controllo continuo dei parametri di combustione, garantirà sicuramente rendimenti più alti rispetto ad una caldaietta a condensazione economica.  

 

Leggendo i dati tecnici è difficle scoprire differenze vistose nei consumi tra la caldaia da 1500 euro e quella da 5000 anzi, probabilmente entrambe avranno un rendimento superiore al 107%, e allora perchè dovrei spendere 3 volte tanto? Il rendimento indicato è solo il massimo raggiungibile e le differenze in questo senso possono essere anche nulle ma, nel rendimento stagionale sicuramente la caldaia più evoluta può garantire differenze anche del 20% rispetto alla sorella più economica. Il motivo di tale differenza è dovuto principalmente alla elettronica che riuscirà a controllare la temperatura di ritorno garantendo alla caldaia di poter condensare continuamente.

Per assurdo è meno dannoso installare una caldaia a condensazione di basso livello su una abitazione con impianto di riscaldamento moderno di tipo radiante invece che installare la stessa caldaietta a servizio di un impianto vecchio a radiatori. I radiatori, e peggio ancora i ventilconvettori, hanno bisogno di temperature di funzionamento più elevate e di conseguenza anche la temperatura dell'acqua che ritorna in caldaia sarà più elevata, questa situazione può compromettere il rendimento della caldaia sopratutto se questa non è in grado di controllare autonomamente la temperatura di ritorno dall'impianto.

Ricordate comunque che una caldaia di buon livello, con pompa di circolaziona a giri variabili in classe A, vi permetterà di risparmiare molto anche sui consumi elettrici. Per scegliere quindi dovete prima fidarVi del Vostro installatore ( e se non vi fidate di lui cambiatelo pure), poi provate a farvi 2 conti da soli.

 

Quanto spendete?

Se oggi la vostra spesa annuale non supera i mille euro di combustibile forse fate a bene a risparmiare ma scegliete prodotti diffusi nella vostra zona e cercate su internet quanti centri assistenza possono intervenire sulla marca che vi è stata proposta, meglio di tutto sarebbe affidarsi a chi vi installerà la caldaia.

 

La vostra spesa supera i 2000 euro anno? il 20% di differenza tra 2 caldaie vuol dire che quella più costosa può farvi risparmiare oltre 400 euro, quindi con una differenza di 3500 euro e la detrazione del 55% che porta la differenza a soli 1575 euro (detrazione in 10 anni) vuol dire che in 4 anni avete recuparato tutti i soldi spesi in più e inoltre avete una caldaia più evoluta e sicuramente costruita con materiali di maggiore qualità che presumibilmente la faranno durare di più negli anni.

 

A questo punto non dovreste più avere dubbi e avrete capito la risposta :

10) UNA CALDAIA A CONDENSAZIONE…

 

c) Condensa se la T° di ritorno non è eccessivamente alta.

 

Ciao a tutti, Luca Angioi, NEW SYSTEM srl Bibione VE.

www.newsystem-online.it

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27 novembre 2011 7 27 /11 /novembre /2011 19:10

Secondo articolo e risposta alla prima domanda del quiz:

 

1)      UNA CALDAIA A CONDENSAZIONE…

 

a)       Quando è accesa fa condensare l’acqua del rubinetto.

b)       Il suo mantello è talmente freddo da fare condensa.

c)       I fumi vengono raffreddati fino a condensare.

 

Spero che sia stato semplice per tutti dare la risposta esatta al semplicissimo quesito sopra esposto: c) i fumi vengono raffreddati fino a condensare.

 

Ma siete sicuri che una caldaia a condensazione faccia sempre il suo lavoro?

 

Per condensare, e quindi recuperare il calore dell'acqua presente nei fumi, la temperatura dell'acqua di ritorno non deve superare i 54 °C. Per ottenere questo risultato i radiatori dovrebbero funzionare alla minor temperatura possibile, piuttosto è opportuno allungare le ore di riscaldamento per evitare di innalzare la temperatura dei corpi scaldanti. Un altro trucco è installare delle valvole termostatiche su ogni radiatore, in questo modo la temperatura dell'acqua di ritorno dall'impianto diventa più bassa e permette di garantire la condensazione dei fumi. Le caldaie più evolute hanno la pompa di circolazione "inverter" che, oltre a consumare il 70 in meno di corrente, si regola automaticamente per ridurre al minimo la temperatura dell'acqua di ritorno garantendo così la condensazione anche con temperature alte dei radiatori.

 

Quanto puoi risparmiare con questo tipo di caldaia?

 

La migliore caldaia "non a condensazione" è quella con tecnolgia premiscelata, il rendimento torico massimo è del 100%, una caldaia a condensazione può arrivare al massimo teorico del 110%, quindi la differenza di rendimento è del 10% a favore della condensazione a parità di qualità costruttiva, tipo di impianto e combustibile a disposizione.

Il miglior combustibile per una caldaia a condensazione è ovviamente il Metano, anche per chi ha cosumi ridotti.

Il GPL invece ha costi di gestione superiori anche rispetto al Gasolio, l'unico vantaggio del gpl è che  le caldaie sono più piccole e costano all'acquisto meno di una a Gasolio.

Nella vostra zona non cè il Metano e avete già il Gasolio? cambiate caldaia con una a Gasolio, anche per questo combustibile sono ora disponibili ottimi modelli a condensazione con potenza bi-stadio, potete ridurre i consumi anche del 40%. In alternativa: Pompa di calore o caldaia a Pellets o Trasforma la caldaia da gasolio a pellets!

 

Ricordate che sono in vigore gli incentivi fiscali 50% anche per le caldaie non a condensazione Decreto Sviluppo: detrazione fiscale al 50% .

 

 Per conoscerci meglio visitate www.newsystem-online.it

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  • : Blog di New System S.r.l.
  • : Consigli per non prendere fregature e saper scegliere caldaia, condizionatore, pdc e tutto quello che riguarda il risparmio energetico. Scelte etiche, uso intelligente dell'energia, riduzione degli sprechi, novità.
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  • New System srl
  • Nato nel 1974, ho sempre vissuto a Bibione. Da oltre 20 anni lavoro nell'azienda di famiglia che si è evoluta nel tempo diventando un punto di riferimento per chi vuole impianti di qualità e soluzioni tecnologiche di alto livello. Hobby? Sci, Foto, Running, Camper. Sono presidente di una nuova rete di imprese: Rete PREGI, le migliori aziende termo idrauliche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ho scritto un articolo per ProntoPro su come negli ultimi anni l'efficienza energetica sia nettamente migliorata grazie alla nuova tecnologia:  https://www.prontopro.it/blog/come-la-tecnologia-ha-migliorato-il-risparmio-energetico/
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