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6 marzo 2012 2 06 /03 /marzo /2012 19:26

Rumore di ticchettio dai radiatori?

Nel precedente articolo vi ho parlato del problema, molto diffuso, di rumore simile al gorgoglio. Oggi vi parlo di un rumore diverso e purtroppo più difficile da sistemare:

 

Ticchettio intermittente e variabile.

Questo rumore si può presentare solo in alcune circostanze che all’inizio sembrano casuali ma non lo sono. Per incominciare dovete capire se il rumore che sentite proviene dai radiatori o dalle tubazioni, soprattutto se queste sono in ferro o altro materiale metallico. Nel caso il rumore provenga dai o dal radiatore, e se questo è composto tra più parti assemblate tra loro, controllate come sono unite le varie parti tra di loro e fate alcune prove muovendo i vari elementi. Alcuni radiatori hanno una piastra superiore di copertura e delle placche laterali di chiusura che sono fissate al corpo del radiatore tramite viti o incastri, eventualmente potete provare a mettere un pò di lubrificante tra le parti per aiutare i vari componenti a scivolare tra di loro durante le varie fasi di dilatazione.  Questo tipo di rumore molte volte si sente anche nei climatizzatori in quanto le varie parti di plastica di cui è composto si muovono in maniera diversa, in questi casi spesso basta allentare le viti e gli scricchiolii spariscono o almeno diminuiscono.

 

Il rumore non proviene dai radiatori? Allora il problema è più complicato da sistemare, la causa anche in questo caso è la dilatazione termica del materiale però, mentre prima il rumore era dovuto alla dilatazione del radiatore, adesso il problema è la dilatazione delle tubazioni dell’impianto di riscaldamento. Il problema è frequente in impianti vecchi e privi di adeguato isolamento termico ma non è concepibile che si verifichi in impianti recenti perché la normativa da molti anni obbliga ad isolare correttamente le tubazioni per evitare innanzitutto dispersioni termiche ma anche per evitare il propagarsi di fastidiosi rumori. Inoltre, l’isolamento è un materiale morbido e permette alle tubazioni di avere lo spazio giusto per dilatarsi senza causare rumore.  Ci sono alcuni rimedi che si possono provare ma non sempre sono sufficienti ad eliminare completamente il problema.

Provate a ridurre la temperatura di funzionamento del riscaldamento, lo potete fare tranquillamente dalla caldaia. I radiatori non devono ustionare per riscaldare casa, provate ad abbassare la temperatura, nella peggiore delle ipotesi può succedere che non riusciate ad avere abbastanza caldo in alcune stanze ma vi basterà rialzarla leggermente per ripristinare il confort adeguato. Prima di rialzare la temperatura, controllate quante ore al giorno funziona il vostro impianto di riscaldamento e se potete allungate le ore di funzionamento. Solitamente il rumore da dilatazione si manifesta all’accensione e allo spegnimento dell’impianto, quindi quando i tubi si scaldano o si raffreddano e allungando le ore di funzionamento le tubazioni subiranno meno sbalzi termici. Il rumore vi da fastidio solo di notte? Regolate il cronotermostato perché non parta il riscaldamento mentre dormite, e se non avete un termostato programmabile sarebbe ora di comprarlo.

In rari casi le tubazioni sono ispezionabili ma la maggior parte delle volte sono sotto traccia e quindi per raggiungerle bisognerebbe rompere muri o pavimenti.  C’è un’ultima speranza ce il problema non sia dovuto alle tubazioni, mi è capitato di andare a controllare alcuni impianti con la tubazione di mandata invertita con quella di ritorno.

L’inversione delle tubazioni oltre a poter compromettere il corretto riscaldamento del radiatore può anche causare rumore se la valvola di mandata non è completamente aperta, se poi avete le teste termostatiche può succedere che in certi momenti la valvola inizi a vibrare talmente tanto da sembrare un trapano a percussione. Come rimediare se i tubi sono invertiti? La soluzione perfetta è ovviamente correggere l’errore intervenendo nel collettore di zona oppure direttamente negli attacchi a radiatore. La seconda possibilità è quella di invertire le due valvole. L’ultima soluzione è quella di togliere (provvisoriamente) la testa termostatica in modo che la valvola si apra completamente.

 

Hai altri problemi? leggi anche Rumore di gorgoglio nei radiatori.

 

By Luca Angioi

NEW SYSTEM srl   Bibione    VE

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2 marzo 2012 5 02 /03 /marzo /2012 22:03

Rumore di gorgoglio nei radiatori?

Gli impianti a radiatori possono a volte diventare fonte di rumore e, se questo problema si manifesta nelle camere da letto, può essere molto fastidioso. I principali tipi di rumore possono riassumersi in 2 tipolgogie:

 

1-   Gorgoliamento continuo ad impianto acceso.

2-   Ticchettio intermittente e variabile. Leggi anche : Rumore di tichettio dai radiatori.

 

In questo articolo parlerò solo del “gorgoglio” perché i due problemi non sono legati tra loro e quindi dedicherò l’opportuno spazio ad entrambi. Il problema del rumore è da ricondursi a presenza di aria nell’impianto e solitamente è facile accorgersene perché il rumore si sente provenire direttamente dal radiatore che nella parte superiore rimane freddo, questo caso si può risolvere senza doversi rivolgere all’idraulico e bisogna procedere come segue:

Spegnere la pompa di riscaldamento abbassando il termostato della zona interessata, attendere 3-5 minuti e sfiatare il radiatore tramite l’apposita valvolina fino a che  esce acqua (tanto vale fare un giro anche su quelli che on sembrano fare rumore), andare in caldaia e controllare la pressione dell’impianto guardando il manometro ed eventualmente caricare un po’ di acqua nell’impianto, a questo punto si può far ripartire l’impianto.

Tutte le caldaie murali hanno un piccolo rubinetto posto nella parte inferiore che serve a caricare l’acqua nel circuito di riscaldamento, in casi di impianti più complessi  o dove non ci sia una caldaia murale, può essere stata installata una valvola esterna che normalmente è vicino al manometro. Raramente ci sono impianti sprovvisti di rubinetto di carico ma, se dovesse essere il vostro caso, l’unica possibilità di caricare il circuito di riscaldamento è quello di dotarvi di una gomma da giardino e riempire attraverso un rubinetto di scarico impianto posto nella parte bassa, e solitamente scomoda, della caldaia.   

Il manometro che indica la pressione ha una forma circolare con i numeri che solitamente vanno da 0 a 6 ( ATM oppure BAR).

La pressione va regolata a seconda di quanti piani ci sono sopra la caldaia e comunque non deve essere inferiore a 1,0 e neppure superiore a 3,0 . Pressioni basse possono provocare il blocco della caldaia e pressioni maggiori possono far aprire le valvole di sicurezza che normalmente sono tarate a 3,5 bar, giunte a questa pressione si dovrebbero aprire per salvaguardare l’integrità dell’impianto. Nel caso abbiate dubbi chiedete al vostro idraulico perché il vaso d’espansione del Vostro impianto dovrebbe essere stato tarato da lui in fase di collaudo per funzionare correttamente alla pressione d’esercizio che lui ha ritenuto più idonea. In alternativa contate i piani al di sopra di quello in cui c’è la caldaia e moltiplicateli per 0,3 e poi aggiungete 1,0. Quindi casa a 3 piani con caldaia al piano terra: (2x0,3) + 1,0 = 1,6 bar. Esagerare con la pressione non serve a niente e, se riempite l’impianto quando tutti i radiatori sono ancora freddi, dovete considerare che quando l’acqua sarà calda la pressione aumenterà perché i liquidi aumentano di volume all’aumentare della temperatura.

 

Perché si forma aria nell’impianto di riscaldamento?

Negli impianti nuovi è normale che dopo alcuni giorni ci sia la necessità di sfiatare l’impianto ma questa operazione non dovrebbe ripetersi spesso, se il problema è frequente il problema può essere dovuto ad almeno 2 cause diverse. Alcune volte succede che la pompa sia troppo potente rispetto all’impianto oppure ci siano delle valvole termostatiche che raggiunta la temperatura nella stanza vadano a chiudere alcuni radiatori e quindi tutta l’acqua spinta dalla pompa giri solo su una piccola parte dell’impianto. In casi come questi è possibile che la velocità con la quale l’acqua attraversa valvole, raccordi o altre strozzature vada a creare la separazione dell’ossigeno presente nella stessa, una volta libero si va ad insaccare nelle parti alte del termosifone dove l’acqua rallenta la sua corsa. In questo caso diventa consigliabile la sostituzione della pompa con un modello adeguato, in presenza di valvole termostatiche è consigliabile optare per una pompa di circolazione a giri variabili che si adeguerà automaticamente, e senza sprechi di energia elettrica, al variare della portata.

Un altro caso che può creare continuamente problemi di aria che sembra crearsi per magia è dovuto all’impiego di materiali composti da metalli diversi. Molti radiatori in alluminio abbinati a tubazioni in rame creano un effetto pila che va a scindere l’ossigeno dall’acqua. Il problema può sembrare grave ma è facilmente arginabile, occorre comperare una sostanza chimica che si chiama inibitore ed iniettarla nell’impianto secondo le dosi consigliate. L’acqua circolando nell’impianto lascia depositare questa sostanza che crea un sottile “film” nelle superfici interne di raccordi, tubazioni e radiatori. Il film creato dal prodotto chimico si comporta come un isolante elettrico e blocca l’effetto pila risolvendovi spesso  definitivamente il problema.

 

By Luca Angioi

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29 febbraio 2012 3 29 /02 /febbraio /2012 10:35

In arrivo un "conto energia" per il solare termico

Da mesi si parla di “conto energia” anche per il solare termico, d’altronde il fotovoltaico vende esclusivamente perché ci sono gli incentivi del GSE. Chi si farebbe un impianto FV senza gli incentivi? Sicuramente nessuno, quindi trovo giusto promuovere una fonte energetica altrettanto pulita e rinnovabile. Nel 2011 ho fatto delle simulazioni sulla rendita economica di un impianto Fv senza alcun incentivo del GSE e il punto di pareggio ( cioè il momento in cui i guadagni hanno coperto le spese) si trovava addirittura a 23 anni! Ad oggi il solare termico, senza considerare eventuali detrazioni fiscali, ha un punto di pareggio mediamente attorno ai 7 anni. Sfruttare il sole in tutte le sue forme è oggi il miglior investimento anche per le famiglie.

Leggete gli articoli Pannelli Solari Sottovuoto  e Solare Termico a circolazione naturale  per capire quale tipologia di impianto solare è la più adatta alle Vostre esigenze.

Appena avrò notizie nuove a riguardo le pubblicherò subito sul blog, intanto vi riporto sotto la notizia dei giorni scorsi.

Il governo sta lavorando a un conto energia per incentivare la produzione di energia pulita da solare termico. Lo ha recentemente comunicato il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Fondo rotativo di Kyoto, destinato al finanziamento dei progetti di efficienza energetica di piccola dimensione.

In attesa di ulteriori novità si ricorda che attualmente il D.Lgs 28/2011, attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili prescrive che "l'accesso agli incentivi statali di ogni natura è consentito, a condizione che, a decorrere da due anni dall'entrata in vigore del presente decreto legislativo, i pannelli siano dotati di certificazione Solar Keymark". Il Solar Keymark è un marchio, riconosciuto a livello europeo e sviluppato dal CEN che attesta la conformità dei collettori solari termici alle norme EN.

 

By Luca Angioi  NEW SYSTEM srl    Bibione   VE

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28 febbraio 2012 2 28 /02 /febbraio /2012 19:48

Recensione : Come Ristrutturare la casa.

Da un titolo così, edito bimestralmente da “il sole 24 ore”, mi aspettavo una bella rivista con approfondimenti tecnici degni di nota. Invece, dopo aver speso 3,90 euro per acquistarlo, mi sono trovato per le mani 140 pagine di pubblicità di prodotti + un altro fascicolo intitolato “ Guida ai prodotti, scheda delle aziende” con quasi altre 100 pagine di pubblicità.

Una rivista del genere dovrebbero darla gratis tanto è solo pubblicitaria, gli articoli veri e propri forse occupano 10 o 12 pagine. Ovviamente non posso consigliare l’acquisto a questa deludente rivista perché la trovo assolutamente inutile ed eccessivamente costosa per quello che offre, costasse 1,00 euro forse la comprerei ancora solo per farmi una idea delle aziende che ci sono in giro anche se per chi ha internet è molto più comoda la rete per questo utilizzo.

Nell’era di internet ha ancora senso comprare una rivista se ha degli approfondimenti seri e articoli completi che danno soluzioni o idee senza dipendere in modo così opprimente dalle ditte che pubblicizzano i loro prodotti e, guarda caso, il prodotto pubblicizzato è sempre ottimo e privo di difetti.

 

By Luca Angioi  NEW SYSTEM srl  Bibione  VE

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26 febbraio 2012 7 26 /02 /febbraio /2012 12:29

fondo Kyoto: stanziati 600 milioni di euro per l'efficienza energetica

 

Ho recentemente letto una notizia che vi riporto subito per metteVi a conoscenza di una importante opportunità:

Il ministero dell'ambiente ha annunciato che a partire dal prossimo 15 marzo saranno disponibili 600 milioni di euro per promuovere investimenti pubblici e privati per l’efficienza energetica nel settore edilizio e in quello industriale e per impiegare fonti rinnovabili in impianti di piccola taglia. Il «Fondo Kyoto» sarà gestito come un fondo «rotativo» cioè alimentato attraverso le rate di rimborso delle erogazioni concesse. «I finanziamenti, a livello regionale, – ha dichiarato il Ministro Clini – riguardano interventi su installazioni di impianti a micro-trigenerazione diffusa (elettricità – calore - freddo); installazione di impianti da fonti rinnovabili e risparmio energetico. A livello nazionale, sostituzione di motori elettrici industriali, ricerca in tecnologie innovative e gestione forestale sostenibile». … Fonte: Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MdA); sintesi: PHOTON

Appena avrò tempo a disposizione, sarà mia premura informarmi per bene sul "fondo Kyoto" e riportarVi una sintesi adeguata a riguardo.

http://www.minambiente.it

http://www.minambiente.it/home_it/showitem.html?item=/documenti/comuni
cati/comunicato_0293.html&lang=it

Il comunicato stampa in formato integrale è disponibile anche nell’archivio di Photon, al seguente link:
http://www.photon-online.it/newsletter/document/61013.pdf

 

by Luca Angioi

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22 febbraio 2012 3 22 /02 /febbraio /2012 10:13

Risparmiare nell’ ACQUA CALDA in Albergo.

Dopo il consumo di energia elettrica il maggior costo sostenuto dagli albergatori, nelle località di mare, è la spesa per la produzione di acqua calda sanitaria. Questa è usata prevalentemente dai clienti per lavarsi ma anche la cucina fa un enorme uso di acqua calda per la preparazione dei cibi e soprattutto per il lavaggio di pentole e piatti, molti alberghi hanno ancora la lavanderia interna e anche questa è divoratrice di acqua calda, sempre più Alberghi sono ormai dotati anche di centro benessere e piscina riscaldata.

I modi per poter abbattere i costi di esercizio sono molti:

1 Chi ha la caldaia molto vecchia farebbe bene a sostituirla con un modello più efficiente. Se la caldaia è adibita anche a riscaldamento, è possibile detrarre il 55%  della spesa sostenuta, questa agevolazione è valida ancora per tutto il 2012.

2 E’ conveniente sfruttare le fonti rinnovabili quali il sole, un impianto solare termico può tranquillamente dimezzare la spesa dovuta alla produzione di acqua calda sanitaria, inoltre questa spesa può essere detratta del 55% ( fino a chè ci sarà).

3 L’impianto di aria condizionata centralizzato, se obsoleto, può essere sostituito con un nuovo impianto in grado di recuperare fino al 100% della potenza che verrebbe smaltita nell’aria. Immaginando che l’albergo abbia 40 camere e il chiller per la climatizzazione abbia una potenza di 70 kW, sarebbe in grado di produrre tanta acqua calda quanto 2 caldaie murali da 35 kW come quelle installate nella maggior parte delle abitazioni. La caldaia dell’albergo potrebbe rimanere quasi sempre spenta! Anche in impianti nuovi è possibile recuperare calore senza buttare via  l’impianto esistente abbinando una macchina polivalente dimensionata sul fabbisogno di acqua calda dell’albergo.

4 Utile e poco costosa è la soluzione di mettere dei riduttori di portata nei rubinetti dei bagni, docce comprese, in modo che il cliente sprechi meno acqua mentre si lava ( tanto lui non paga a consumo e quindi sprecare è legittimo).

5 La piscina riscaldata andrebbe coperta quando non è utilizzata, l’evaporazione dell’acqua è la principale dispersione di calore. Volendo utilizzare le fonti rinnovabili per riscaldare la piscina la soluzione migliore, se l’uso è prevalentemente estivo, è di installare un impianto solare completamente in plastica. Il costo è molto più basso dei sistemi tradizionali e la temperatura che raggiunge è sufficiente per riscaldare la piscina, eventualmente è possibile abbinarvi anche una pompa di calore studiata appositamente per questo uso.

 

Leggi anche Risparmiare ELETTRICITA' negli Alberghi

 

By Luca Angioi,  NEW SYSTEM srl   Bibione  VE

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20 febbraio 2012 1 20 /02 /febbraio /2012 22:27

Fotovoltaico: con gli incentivi ridotti oggi conviene di più

Gira voce che sia più conveniente il fotovoltaico oggi rispetto a 3-4 anni fa. Io lavoro nel settore dal 2009 e ho iniziato a studiarlo dal 2006 ma sinceramente quanto scritto da “salvagente.it” e riportato su molti altri siti mi sembra veramente una propaganda mediatica. Io sono favorevole al fotovoltaico, ne ho uno in Azienda e uno a casa dei miei genitori, io sto ristrutturando e a breve spero di poter realizzare anche il mio. La verità e che i tempi di ammortamento oggi sono leggermente più brevi rispetto al 2008 però dire che in meno di 6 anni l’impianto da 3 kWp si ripaga è un po’ una forzatura. Facciamo i conti con i dati che loro forniscono:

costo impianto 10.000 /rendimento annuo 1.600 = 6,25 anni

A questi soldi dobbiamo però aggiungere la spesa in 10 anni dell’assicurazione che incide almeno per 80 euro anno  e quindi il tempo di ammortamento arriva a 6,75 anni. Quindi in 10 anni non avete mai avuto bisogno di un intervento tecnico neppure per la pulizia dei moduli? Perché chi fa le simulazioni sui rendimenti non tiene mai conto delle spese di manutenzione? Credete veramente che la maggior parte degli inverter possa funzionare senza problemi per 20 anni? Gli interessi bancari non andrebbero conteggiati?

Diciamo che sia comunque credibile un tempo di rientro di 7 anni però, guardando quanto si guadagna nei 20 anni di esercizio dell’impianto, il più ricco diventa chi ha fatto l’investimento nel 2008 ( a meno che no sia più sfortunato con le rotture). Perchè i dati usati per i calcoli pubblicitari ipotizzano sempre un impianto rivolto a SUD con buona inclinazione e senza  eventuali ombreggiamenti e senza nessuna spesa di manutenzione?

Volete l’impianto fotovoltaico?

Fatelo pure e ve lo consiglio anch’io ma chiedete almeno 3 preventivi, ascoltate chi viene a farVi le proposte e fate le domande senza paura. A parità di materiali (monocristallino e policristallino sono praticamente equivalenti) e di potenza non possono esserci significative differenze di produzione, non acquistate l’impianto solo perché Tizio vi dice che il suo impianto rende il 10% più di quello di Caio. Chiedete spiegazioni per qualunque dubbio che avete, fatevi lasciare più documentazione possibile e cercate riscontro su internet. Ormai i Venditori (per Venditore intendo proprio la  categoria di chi ha il solo compito di vendere porta a porta e vive di provvigioni, a volte non è neppure dipendente della ditta per la quale si presenta) vendono gli impianti a kWp senza neppure vedere quanto è grande il Vostro tetto e magari non sanno neppure da che parte è il sud! Abbinare correttamente Inverter e Moduli è importantissimo ma è proprio qui che spesso ci sono grossolani errori.

Vi riporto ora in sintesi quanto potete trovare andando su www.salvagente.it:(...) l’investimento adesso è più conveniente di prima.
Se gli incentivi sono calati, infatti, i prezzi degli impianti sono scesi ancora più velocemente. Nel 2008 un piccolo impianto da 3kW si pagava 6.500-7.000 euro al kW (installato “chiavi in mano”), a maggio 2011 i prezzi si aggiravano sui 3.500-4.200 euro, ora, siamo tra i 3.200 e i 3.700 euro per kW.

Diminuiti i tempi di ritornoNella pratica questo significa che, essendo minore la spesa per l’impianto, anche con gli incentivi ridotti, i tempi di ritorno si sono accorciati: per un piccolo impianto da 3 kW un paio d’anni fa si parlava di 8-9 anni per rifarsi della spesa, oggi mediamente i tempi di ritorno dell’investimento si aggirano sui 5 anni e mezzo e al Sud si riesce a scendere fino a 4 e mezzo.

(...) abbiamo ipotizzato investimenti per impianti su edificio da 3 kW e da 20 kW: un taglio, il primo, sufficiente per un appartamento; il secondo, più comune in piccoli condomini (6-7 appartamenti, capannoni, piccole aziende).
In tutt’e due i casi ipotizziamo che gli impianti possano entrare in esercizio nel primo semestre del 2012 e che siano realizzati in regime di scambio sul posto, ossia: si prende la tariffa incentivante del conto energia su tutta l’energia prodotta, che la si consumi o meno, e in più si ha un risparmio in bolletta dato dall’autoconsumo o dall’energia in eccesso che si rivende alla rete a prezzi di mercato.

I costi medi per kW installato I costi medi per kW installato, considerati facendo una media delle rilevazioni compiute da Qualenergia.it, sono di circa 3.400 euro per gli impianti da 3 kW e scendono fino a circa 2.500 per impianti da 20 kW. Indicativamente dunque un impianto da 3 kW viene a costare intorno ai 10mila euro, mentre un impianto da 20 kW circa 50.500. Cifre importanti per le quali però si può comunque sempre ricorrere a finanziamenti bancari: i tassi praticati al momento sono attorno al 7-7,5% per gli impianti più piccoli e attorno al 5% per quelli da 20 kW.

Quanto si risparmia La resa dell’investimento d’altra parte è sicura e attraente.
A Milano l’impianto da 3 kW tra incentivo e risparmio in bolletta rende circa 1.600 euro l’anno: in 20 anni fanno oltre 32mila euro, che a Roma grazie al sole più cocente diventano circa 40mila e a Palermo 44mila….

By Luca Angioi   NEW SYSTEM srl   Bibione VE

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nota: quanto scritto è un parere puramente personale.

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20 febbraio 2012 1 20 /02 /febbraio /2012 21:07

Risparmiare RISCALDAMENTO in Condominio.

In Italia ci sono moltissimi condomini ad uso residenziale costruiti in modo obsoleto, a volte si trovano anche edifici costruiti non più di 10 anni fa realizzati in modo vergognosamente economico. La spesa del  riscaldamento nei condomini, quando l’impianto è centralizzato, è una delle principali fonti di litigio. Capita che nello stesso condominio ci siano appartamenti troppo freddi e altri troppo caldi ma, dato che si paga a millesimi, chi ha caldo apre le finestre ( fregandosene dello spreco) e chi ha freddo batte i denti. In questi casi, dopo aver valutato eventuali interventi agli impianti e/o alla struttura, è fortemente consigliabile optare per un sistema di contabilizzazione e termoregolazione.

Contabilizzare serve per fare in modo che ognuno paghi solo il riscaldamento che veramente usa ( viene comunque stabilita una quota fissa per compensare le dispersione dell’impianto).

La termoregolazione ( valvole termostatiche e/o termostato generale) serve per regolare la temperatura in casa evitando inutili sprechi , se l’impianto è dotato di contabilizzazione chi spreca paga! Inoltre, con la termoregolazione, quando un appartamento raggiunge la temperatura impostata la potenza che prima andava sprecata sarà adesso disponibile verso gli appartamenti più svantaggiati che riusciranno finalmente a scaldarsi. Ci tengo a precisare che le valvole termostatiche sono la soluzione consigliata per tutti gli impianti, anche per chi ha la propria caldaietta e per chi non vive in condominio. Le valvole termostatiche fanno risparmiare soldi perchè riducono gli sprechi dovuti a stanze troppo calde e aumentano il comfort generale dell’abitazione.

E se il condominio non ha soldi per fare queste belle cose?

Ci si può affidare a chi (come Noi della NEW SYSTEM) offre il “Servizio Energia”, questo sistema si sta diffondendo in Italia perché il Condominio non paga nulla e risparmia da subito almeno il 10% nei consumi. Il vantaggio per l’installatore è che diventa proprietario dell’impianto che andrà a fare, per una durata stabilita in fase di contratto, e più è bravo a ridurre i consumi più guadagna. Scaduto il contratto l’impianto diventerà di proprietà del Condominio che si troverà ad avere una centrale termica più moderna di quella attuale, con meno problemi e minori consumi.

Oltre ad intervenire sugli impianti, spesso è conveniente isolare meglio le pareti e i soffitti e magari sostituire i serramenti. Gli altri condomini non vogliono fare il cappotto esterno perché sono degli zucconi?

Valutate di isolare internamente il Vostro apaprtamento, in commercio ci sono nuove soluzioni che promettono anche con 1 solo centimetro di spessore di riuscire ad isolare quanto 15 o 20 centimetri di Polistirolo (quello comunemente usato nei cappotti).

Controllate i Vostri serramenti, se il vetro ha una sola lastra dovete cambiarli al più presto! Se proprio volete risparmiare chiedete ad un falegname se il telaio del vostro serramento può ospitare un doppio vetro senza dover buttare via tutto.

Ricordate che gli interventi per il risparmio energetico hanno diritto alla detraibilità del 55% se rispettano i criteri di legge, informatevi bene prima di fare una spesa pensando di risparmiare. Differenze di preventivo superiori al 15- 20% nascondono sempre delle fregature.

By Luca Angioi,  NEW SYSTEM srl   Bibione  VE

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17 febbraio 2012 5 17 /02 /febbraio /2012 07:56

M’illumino di Meno 2012

M’illumino di Meno 2012 Il 17 febbraio torna l’appuntamento con M’illumino di meno, l’iniziativa di Caterpillar, trasmissione radiofonica di Radio2, che sensibilizza al risparmio energetico.


Giunta alla sua ottava edizione, l’iniziativa di quest’anno rende protagonisti i suoi seguaci e gli aderenti chiedendogli di raccontare i loro comportamenti sostenibili quotidiani: le buone pratiche di riduzione degli sprechi, produzione di energia pulita, mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi) e riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo).


La giornata M’illumino di meno vuole coinvolgere anche i sindaci di tutta Italia chiedendo agli ascoltatori di testimoniare che cosa fanno proprio i loro sindaci per fare “economia sostenibile”.
Altra novità di quest’anno è l’inno della giornata scelto attraverso un concorso, tra gli oltre 100 componimenti che si sono candidati è stato scelto quella della cantautrice Naif.

 

Per altre informazioni http://caterpillar.blog.rai.it/2012/02/15/millumino-di-meno-2012/.

 

Tratto da www.domotecnica.it

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14 febbraio 2012 2 14 /02 /febbraio /2012 12:00

Mostra Convegno Expocomfort dal 27 al 30 marzo dalle 9:00 alle 18:30.

 


Personalmente da quando ho iniziato a lavorare mi sono sempre recato alla Fiera di Milano per MCE perché lo ritengo l’evento più completo del settore in Italia.

 

 

Da quando si è spostato a Rho, in periferia di Milano, è più facile da raggiungere ed è ancora più bello da visitare, le strutture in vetro sono bellissime da vedere e i collegamenti tra i padiglioni sono comodi e ben realizzati. Questa mostra  si svolge ogni due anni e se andate l’ultimo giorno potete probabilmente imbattervi nei Cinesi che svendono a prezzi ridicoli quanto hanno esposto, arredamento compreso. Per vedere bene la mostra è consigliabile dedicare almeno 2 giornate perché è davvero enorme. L’ultimo giorno c’è pochissima gente e si gira molto bene per gli stand però, nel pomeriggio, iniziano ad esserci anche pochi espositori perché non molti reggono 4 giorni di fiera senza dare segni di sofferenza.

 

Oltre a sanitari, mobili bagno, valvole, tubi, raccordi, caldaie, climatizzatori, attrezzatura, fotovoltaico, solare, ecc.. troverete anche delle zone dedicate alle nuove tecnologie nominate “Next Energy: risparmio ed efficienza in primo piano”.

Next Energy comprende:

Percorso Efficienza & Innovazione.
Il Percorso Efficienza & Innovazione offrirà agli Espositori di MCE 2012 tutto il valore aggiunto di un progetto studiato per far emergere quanto di più innovativo è presente sul mercato.

Verso la Classe A.
Verso la Classe A è l'area espositiva che raccoglie le eccellenze selezionate tra i prodotti del Percorso Efficienza & Innovazione per "toccare con mano" prodotti, sistemi e soluzioni capaci di massimizzare l'efficienza energetica di un edificio.

I Convegni Next Energy: appuntamento con i temi caldi dell’efficienza energetica.
Temi di grande attualità e relatori scelti tra le voci più autorevoli nel panorama nazionale ed internazionale .

Il quartiere fieristico

Fiera Milano interamente dedicata a MCE

MCE occupa l’intera superficie espositiva di Fiera Milano, nel quartiere di Rho, 20 padiglioni e un centro convegni di eccellenza si animano nei quattro giorni della manifestazione .

 

Il quartiere fieristico è collegato al centro di Milano con la linea metropolitana che accompagna i visitatori fin dentro la struttura fieristica. L’area, facilmente raggiungibile dall’aeroporto di Linate e dall’hub internazionale di Malpensa, si trova su un importante crocevia di autostrade e mette a disposizione di chi sceglie l’auto 14.000 parcheggi.Per consentire ai visitatori e agli espositori un accesso più rapido e comodo ai diversi settori, oltre al consueto servizio navetta che permette di raggiungere facilmente tutti i padiglioni, verrà attivato un servizio diretto tra Porta Est e Porta Ovest.

L’ingresso è gratuito se si riceve l’invito di un espositore, per evitare code consiglio di iscriversi on-line prima di partire.

Se non ha ricevuto un invito ti conviene almeno preregistrarti in modo da risparmiare qualcosa, il biglietto intero per un giorno costa 27,00 euro, scontato costa 19,00 euro.

 

By Luca Angioi, NEW SYSTEM srl, Bibione     VE

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  • Nato nel 1974, ho sempre vissuto a Bibione. Da oltre 20 anni lavoro nell'azienda di famiglia che si è evoluta nel tempo diventando un punto di riferimento per chi vuole impianti di qualità e soluzioni tecnologiche di alto livello. Hobby? Sci, Foto, Running, Camper. Sono presidente di una nuova rete di imprese: Rete PREGI, le migliori aziende termo idrauliche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ho scritto un articolo per ProntoPro su come negli ultimi anni l'efficienza energetica sia nettamente migliorata grazie alla nuova tecnologia:  https://www.prontopro.it/blog/come-la-tecnologia-ha-migliorato-il-risparmio-energetico/
  • Nato nel 1974, ho sempre vissuto a Bibione. Da oltre 20 anni lavoro nell'azienda di famiglia che si è evoluta nel tempo diventando un punto di riferimento per chi vuole impianti di qualità e soluzioni tecnologiche di alto livello. Hobby? Sci, Foto, Running, Camper. Sono presidente di una nuova rete di imprese: Rete PREGI, le migliori aziende termo idrauliche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ho scritto un articolo per ProntoPro su come negli ultimi anni l'efficienza energetica sia nettamente migliorata grazie alla nuova tecnologia: https://www.prontopro.it/blog/come-la-tecnologia-ha-migliorato-il-risparmio-energetico/

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